Il pianista di Udine ha ricevuto un riconoscimento dalla Regione.
È uno dei maggiori pianisti della sua generazione a livello internazionale. Nato a Udine nel 1981, ma con le radici ancorate a Mereto di Tomba, Sebastian Di Bin ha ricevuto un riconoscimento direttamente dal presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.
Ricco il palmares del giovane pianista che già a 11 anni ha debuttato con l’orchestra Slovenicum di Lubiana in un concerto nel salone del Parlamento del Castello di Udine. Tra i tanti eventi a cui ha preso parte, spiccano la partecipazione al Canadian international music competition 2020-21, dove con il suo pianoforte ha portato a casa 3 primi premi assoluti e 3 medaglie di platino per le sessioni classica, pop e jazz, e al San José international piano competition del 2014 in California, dove ha vinto il Golden price, inclusi premio del pubblico e premi speciali. Inoltre, è stato nominato ambasciatore Unicef per meriti artistici e ha rappresentato l’Italia, assieme a Luciano Pavarotti, al Galà mondiale Danny Kay dell’Unicef ad Amsterdam.
“Sono momenti importanti che avrebbero potuto farti montare la testa, invece sei rimasto sempre un artista molto umile e orgoglioso delle tue origini”, ha detto Zanin durante l’incontro nella sede del Consiglio Fvg a Trieste, dove l’artista e la sua famiglia sono stati accolti anche dal consigliere Massimo Moretuzzo.
“Il tuo è un dono, che però non sarebbe nulla senza impegno, costanza, studio, competenza – ha proseguito Zanin- . Sicuramente se da bambino prodigio, quale sei stato, non ti sei perso, è anche merito della tua famiglia, che ha saputo indirizzarti. Quello di voi artisti è un moto dell’anima, ma ha anche una responsabilità pedagogica, che è quella di avvicinare la comunità al senso del bello. È una cosa che va al di là dei riconoscimenti e dei traguardi personali, perché indirizza l’umanità al vivere civile”.
A dirsi orgoglioso di Sebastian e a ricordare come già il padre sia stato una guida per Mereto di Tomba, è stato Moretuzzo. “L’occasione di oggi è importante – ha spiegato – perché smentisce il detto nemo profeta in patria. Troppo spesso capita che l’eccellenza della nostra terra non sia valorizzata, invece qui oggi la riconosciamo tutta”.
Proprio alla sua terra è andato il pensiero dell’artista quando, in Canada, ha sbaragliato tutti per la sessione pianistica. “All’emozione di essere arrivato primo – ricorda Di Bin –, si è aggiunta quella di rappresentare il mio Friuli nel mondo e di esserci riuscito anche in un momento in cui, causa pandemia, poter suonare è tanto difficile. La musica ha bisogno di speranza e l’umanità, il nostro futuro, hanno bisogno di musica“.
“Sono lieto di consegnare il simbolo del Consiglio regionale a un giovane friulano tanto eccellente” ha concluso Zanin, augurandosi di poter portare le note di Sebastian Di Bin all’ascolto di tutto il Consiglio regionale durante un’occasione solenne, non appena l’emergenza da Covid-19 sarà terminata.