Per pronosticare la data del matrimonio, le giovani raccoglievano e portavano a casa una pianta spinosa: se la trovavano fresca il mattino successivo, era segno inequivocabile che le nozze sarebbero avvenute entro l’anno.
I sentimenti del fidanzato.
Per conoscere i sentimenti del fidanzato, le giovani gettavano una ciabatta dalla finestra della camera dal piano superiore: se cadeva rivolta verso l’alto, i sentimenti erano profondi, se la suola rimaneva rivolta verso l’alto, allora la prudenza era d’obbligo perché non c’era da fidarsi.
Il canto del cuculo era interpretato dalle giovani fanciulle come un presagio di matrimonio, il cui tempo era d’attendere in ragione di un anno per ogni canto del leggendario volatile. Si riteneva che coltivare piante di basilico, di geranio odoroso e di trifoglio rendesse amabili le persone che lo possedevano.
La fine di una relazione.
Quando due fidanzati si lasciavano, era tradizione fare alle ragazze la s’cjarnete, cioè erano sparse davanti la porta di casa fiori o erbe cui corrispondevano alcuni messaggi e significato: l’erba detta lenghe di vace significava persona dalla lingua pettegola, l’acacia significava persona scontrosa, l’erba medica persona di facili costumi, il sambuco stava a significare che era ritenuta persona antipatica, i fiori di campo significavano che era persona ritenuta bella e desiderabile, la segale persona superba e altezzosa, l’ortica significava persona cattiva, perfida e pungente.