Il Friuli Venezia Giulia è stato un territorio di guerra. Dal primo conflitto mondiale alle fortificazioni costruite per la guerra fredda, passando per il risorgimento, l’atmosfera di tensione e di paura che caratterizza i conflitti ha soggiornato più volte in questa regione. La prima guerra mondiale ha avuto un esito brutale per il territorio, che tra morte e distruzione, presenta una cicatrice storica indelebile. In tal senso, un eroe che non verrà mai dimenticato dalla Patria è Nazario Sauro, un militare che perì nel corso del primo conflitto mondiale.
Chi era Nazario Sauro
Nazario Sauro nacque a Capodistria nel 1880, e crebbe nel seno delle idee di rivoluzione tanto care a Mazzini e Garibaldi. Nato in Istria da una famiglia italiana si convertì in marinaio e alla giovane età di 20 anni divenne un ufficiale della Marina austro-ungarica. Ciononostante, anche grazie alle sue idee rivoluzionarie, fu sostenitore dell’idea mazziniana dell’indipendenza dei popoli e iniziò a mal sopportare la presenza dell’Impero asburgico in quelle che lui riteneva essere terre italiane. Il 28 giugno 1914 un tale Gavrilo Princìp, studente serbo, scaricò la sua pistola contro l’erede al trono d’Austria-Ungheria, l’arciduca Francesco Ferdinando, che di lì a poco morì. A seguito dell’attentato, ritenuto come casus belli della prima guerra mondiale, l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia e Nazario Sauro decise di trasferirsi a Venezia sostenendo la causa interventista.
Il triste epilogo
La storia di Nazario Sauro, culminò con un epilogo a dir poco traumatico. Correva l’anno 1916 e in data 30 luglio, l’Eroe patriota iniziò quella che a sua insaputa fu la sua ultima missione. Arrivato a Venezia salì a bordo del sommergibile “Pullino” comandato dal tenente di vascello Ubaldo degli Uberti. L’obiettivo della missione fu quello di effettuare un’incursione su Fiume ma, a causa delle correnti, il sottomarino s’incagliò nella zona di Galiola, all’ingresso del Golfo del Quarnaro. Nonostante il comandante Degli Uberti scongiurò Nazario che avrebbero fatto di tutto per “coprire” l’identità di Sauro in caso di cattura, egli decise di allontanarsi da solo su un battellino. Venne intercettato dal “Satellit”, un cacciatorpediniere austriaco che lo catturò e lo fece prigioniero. Successivamente trasferito a Pola fu giustiziato per alto tradimento e impiccato in data 10 agosto 1916. Così, mentre l’Italia intera celebrava la presa di Gorizia, arrivò la drammatica notizia e Sauro fu fin da subito considerato Eroe della Patria.
Trieste celebra Nazario Sauro
Per questo motivo, in onore di chi perì per la nostra Nazione, ogni 10 agosto a Trieste viene celebrata una giornata dedicata a Nazario Sauro e alle sue imprese. La ricorrenza viene celebrata dal Comitato Onoranze a Nazario Sauro in collaborazione con Comune di Trieste, Capitaneria di Porto di Trieste – Guardia Costiera, Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Comitato provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Fameia Capodistriana, Associazione delle Comunità Istriane, Circolo Marina Mercantile Nazario Sauro, Circolo Canottieri Saturnia, Società Nautica Gaicinto Pullino, Sezione di Trieste dell’Associazione Nazionale Alpini e Federazione Grigioverde delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Nazario si cimentò pure a favore dell’indipendenza albanese a discapito della dominazione turca: ulteriore testimonianza di quanto le idee indipendentiste di Mazzini e Garibaldi si riflessero sulle generazioni successive.