Presentata la rassegna che partirà il 27 giugno da Latisana.
Dalla cripta della Basilica romanica di Aquileia alle sale del Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli. Dalle cantine dal sapore antico dove, a Oslavia, il vino riposa in anfore caucasiche, fino al fascino barocco del Duomo di Latisana. O, ancora, tra la pagine dei uno dei più antichi manoscritti al mondo della Divina Commedia conservato nella Biblioteca Guarneriana di San Daniele o nei palazzi dell’antica nobiltà di Trieste e Gorizia.
Luoghi magici che faranno da cornice ad altrettanto affascinanti note proposte da Musica Cortese, il festival internazionale di musica antica nei centri storici del Friuli Venezia Giulia che, dal lontano 1988, ha abituato il suo pubblico all’incontro tra la seduzione di musiche d’altri tempi e la suggestione trasmessa da cornici scenografiche insolite, spesso ancora poco conosciute all’insegna del connubio tra storia, musica, arte e turismo.
Il festival.
Il festival, in programma con i suoi 14 appuntamenti dal 27 giugno all’8 ottobre, presenterà repertori coevi all’arco biografico del Sommo Poeta eseguiti da ensemble o solisti chiamati in Friuli Venezia Giulia dall’Italia e dal resto d’Europa, ma anche incontri, dialoghi e spettacoli. Da qui il nome dato all’edizione 2021, “Cantando come donna innamorata, la musica al tempo di Dante”.
“L’edizione 2021 del festival – ha spiegato il direttore artistico Fabio Accurso, che ha messo a punto il programma insieme ad Alessandra Cossi, presidente di Dramsam e curatrice della rassegna – sarà quasi interamente dedicata al settimo centenario dantesco, di cui troverete puntuali coincidenze nei programmi di concerto proposti, e così come non smettiamo di stupirci per la capacità di Dante di sollecitare la nostra stanca immaginazione, abbiamo fiducia che la musica medievale continuerà a stupirci per la sua capacità di essere attuale pur essendo così antica”.
“Se del Rinascimento parlano tutti e bene – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli durante la presentazione del festival nella sede udinese della Regione – , del Medioevo ne parlano in pochi e male. Eppure è stato un periodo importante e affascinante della nostra storia. Questo festival, promuovendo la musica antica, svolge un lavoro importante, prezioso e filologico di quel periodo. Mi auguro che a quello già fidelizzato – ha proseguito – si aggiunga del pubblico nuovo perché possa scoprire queste bellezze, non solo musicali, ma anche storico-architettoniche della nostra regione”.
Musica antica al passo con la tecnologia.
Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito, ma con prenotazione obbligatoria. Al numero ridotto di spettatori, legato alla applicazione dei protocolli di sicurezza da Covid 19, verrà posto rimedio attraverso la modalità di fruizione della “diretta differita”. Ogni concerto ed evento del festival, infatti, verrà registrato professionalmente in multi-cam con l’obbiettivo di offrire a chi assisterà “in differita” una visione e un ascolto quanto più possibile fedele a quello dal vivo. L’accesso agli eventi in presenza sarà contingentato e condizionato alla prenotazione da inviare alla mail dramsamcgma@gmail.com. È consigliabile comunque consultare il sito www.dramsam.org per eventuali modifiche relative alle modalità di prenotazione. Per assistere ai concerti sarà infine obbligatorio avere al seguito la propria mascherina.
Prima tappa Latisana.
Il viaggio di Musica Cortese parte già questa domenica (27 giugno) a Latisana. Dopo una visita guidata al Duomo (20.15) sarà proposto dall’Ensemble Dramsam il concerto “Laudar voglio per amore”, impreziosito dalle letture offerte da Massimo Somaglino e la prolusione di Riccardo Drusi dell’università Ca’ Foscari di Venezia.
Gli appuntamenti imperdibili.
Tre le proposte eccezionali per questa edizione troviamo, domenica 11 luglio, Angelo Floramo pronto a guidare il pubblico in un viaggio letterario musicale alla scoperta della copia manoscritta dell’Inferno della Divina Commedia conservata nella Biblioteca Guarnieriana, una delle più antiche al mondo. Ad accompagnare il racconto dello scrittore, studioso e saggista friulano, sarà l’Ensemble Dramsam, impegnato in repertori in uso tra Duecento e Trecento.
Il 23 luglio nella nuova sede appena restaurata e restituita alla comunità slovena del Trgovski Dom di Gorizia, sarà presentato “1921 – 2021: un Dante di frontiera”, progetto di ristampa di un libro bilingue edito a Gorizia e Lubiana nel 1921 per i 600 anni dalla morte di Dante, con gli scritti dei maggiori linguisti del tempo, da Croce a Debenac. Una serata in cui protagonista non sarà per una volta la musica, ma le riflessioni e i racconti di Nunzio Ruggiero, professore di Letteratura italiana contemporanea dipartimento di Scienze umanistiche Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e Martina Ožbot, professore di Linguistica italiana dipartimento di Lingue e letterature romanze dell’università di Lubiana (Slovenia).
Particolarmente suggestivo, poi, l’appuntamento proposto il 17 agosto alle Cantine Gravner di Oslavia (Gorizia) per un binomio che unirà la musica polifonica con il vino della Georgia, patrimonio Unesco dell’umanità. Nell’azienda vitivinicola Gravner, sul Collio goriziano, andrà in scena un evento unico nel suo genere, la visita guidata alle cantine per la produzione del vino in “qvevri”, le gigantesche anfore interrate che per secoli, e ancora oggi, costituiscono la metodica di vinificazione georgiana “per macerazione”. L’azienda vitivinicola Gravner è stata la prima in Europa ad importare dal Caucaso questa tipologia di vinificazione. Il gruppo vocale “Adilei” (Tblisi/Georgia) eseguirà un concerto di brani polifonici sacri e profani tratti dal repertorio vivo ancora oggi e che risale al IV° secolo. Immancabile il brindisi finale con il vino georgiano, prezioso anche perché per giungere a maturazione impiega ben sette anni. Saranno presenti all’evento gli ambasciatori della Georgia a Roma e Lubiana.
Il programma.
Molti gli appuntamenti in programma e altrettanti gli ospiti di Musica Cortese. Il 1° luglio è in calendario a palazzo Lanteri di Gorizia una visita guidata ai Giardini e, a seguire, il concerto dell’ensemble “Centotrecento”. Al termine, appuntamento irrinunciabile per molte serate, il buffet storico a cura dell’Accademia “Jaufrè Rudel”. Su “Dante e la nostra lingua” si soffermerà, il 2 luglio a palazzo Gopcevich a Trieste, il noto linguista Daniele Baglioni. La Basilica di Aquileia e gli affreschi della sua Cripta faranno da cornice, invece, il 15 luglio, al concerto “Fabulae crucis et sepulchri”, una visita sonorizzata a questo patrimonio dell’umanità offerto dalla Schola Aquileiensis. Puntata a Palazzo Torriani di Gradisca d’Isonzo, il 17 luglio, per uno spettacolo di danza storica liberamente ispirato al percorso simbolico dell’opera di Dante proposto dalla Compagnia del Bontempo su musiche dell’Ensemble Dramsam e con la prolusione di Riccardo Drusi dell’università Ca’ Foscari di Venezia. Ancora Aquileia, stavolta al Museo Paleocristiano di Monastero di Aquileia, sabato 24 luglio, per “L’armonia delle sfere”, progetto trasversale in cui tradizioni musicali diverse si combinano con paesaggi sonori che esplorano spazio e tempo. Graditissimo ospite, domenica 1 agosto alla Cappella di Sant’Antonio a Palazzo Lantieri a Gorizia, sarà il flautista tedesco Norbert Rodenkirchen, conosciuto soprattutto per il suo programma “Hameln anno 1284 / Musica per flauto medievale – Sulle tracce del pifferaio magico”.
Il 5 agosto farà da sfondo all’ensemble “La manticora” il Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli. Un percorso attraverso l’Ars Antiqua, la polifonia primitiva e le monodie duecentesche, alla ricerca del gusto e dell’estetica medievale sarà il tema attorno al quale ruoterà la serata del 12 agosto al Museo archeologico nazionale di Aquileia con il concerto “Infernum, terra, caleum”. Salto ad ottobre, infine, per gli ultimi due appuntamenti, il 1° a Villa Vipolže a Dobrovo in Slovenia “Sulle tracce di Dante: canzoni medioevali 1300-1400” e l’8 ottobre a palazzo Lantieri a Gorizia “In vino veritas”, un viaggio dai Carmina Burana ai canzonieri per “scoprire” il vino nella musica medioevale (al termine buffet storico).
Le collaborazioni.
Musica Cortese è un progetto Dramsam Centro giuliano di musica antica realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Fondazione Friuli, i Comuni di Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Latisana e Friuli Early Music con la collaborazione del Museo Archeologico nazionale di Cividale e di quello di Aquileia, del Narodna in študijska knjižnica, dell’Arcidiocesi di Gorizia e delle cantine Gravener. Si avvale inoltre di importanti partner come la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, della Fondazione So.Co.Ba., Kulturni Dom di Gorizia, Associazione Barocco Europeo, Associazione produttori ribolla gialla di Oslavia, l’Associazione Resonars Accademia d’arti Antiche, l’Associazione Collegium Musicum Classense, l’Accademia “Jaufré Rudel” di studi medioevali, l’Associazione Melusine e Università Ca’ Foscari di Venezia.