Inaugurata la mostra su Marcello D’Olivo a Udine.
Ha aperto i battenti oggi, 3 dicembre, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine la mostra “Marcello D’Olivo, architetto del mondo in Friuli Venezia Giulia”. In occasione del centenario della nascita, il Comune di Udine, infatti, ha voluto rendere omaggio al “lavoratore della matita”, artista, architetto, urbanista e progettista visionario.
Dal 4 dicembre 2021 al 30 aprile 2022, il Salone del Parlamento del Castello di Udine e le sale adiacenti ospiteranno dunque una mostra tra architettura e arte, linee e disegni che raccontano D’Olivo, il suo pensiero, l’amore per la natura e la grande creatività.
La mostra.
L’esposizione, curata da Silvia Bianco e Bernardino Pittino, presenta l’architetto che, durante i quarantacinque anni di carriera, progettò quasi 400 architetture, lavorò in tutto il mondo, si trasferì più volte in diverse città, pur rimanendo legato affettivamente alla sua terra d’origine. Con l’intenzione di mettere in luce l’importanza del rapporto con la nostra regione, sono stati raccolti numerosi progetti realizzati e non, soprattutto risalenti ai primi anni di attività.
L’archivio D’Olivo, conservato dai Civici Musei presso le Gallerie del Progetto, è la fonte per presentare alcune delle architetture e dei piani urbanistici, non realizzati e poco conosciuti: schizzi e disegni tecnici realizzati a matita, pastello e china, presentano la visione di D’Olivo del territorio friulano.
Le opere realizzate, invece, sono esposte attraverso le fotografie. Le immagini storiche conservate sempre nell’archivio D’Olivo, propongono il cantiere e gli edifici subito dopo la loro costruzione, mentre, da una collaborazione con il Circolo Fotografico Friulano, nascono le fotografie delle architetture doliviane oggi.
L’esposizione diffusa.
Grazie alla collaborazione con il Centro Friulano Arti Plastiche, di cui D’Olivo fu socio, la mostra si apre alla città con l’esposizione diffusa “Rileggere D’Olivo”: un percorso attraverso i “luoghi mancati” di D’Olivo. A Udine, in prossimità delle zone nelle quali l’architetto realizzò i progetti poi non realizzati (viale Venezia, piazzale Osoppo, via Leonardo da Vinci, via Bariglaria e l’autostazione), vengono collocate, nel corso del mese di dicembre, cinque installazioni che verranno arricchite in loco dagli artisti con interpretazioni pittoriche.