Tradizione del borgo di Pesariis.
La fama del borgo di Pesariis è legata alle macchine per segnare il tempo, ideate dai bravi orologiai fin dal XVII secolo. Pesariis è adagiato in una naturale conca in luogo nascosto, lontano dai grandi e chiassosi traffici turistici, non visibile ai turisti.
La tradizione vuole che il luogo sia stato scelto per la costruzione della propria dimora da un nobile veneziano esiliato da Venezia su ordine del Consiglio della Serenissima, dopo avergli confiscato tutti i beni e i possedimenti per alcune sue non proprio irreprensibili vicende.
Il contributo da parte della Repubblica di San Marco.
La Repubblica di San Marco non dimenticava però i suoi figli anche se lontani e caduti in disgrazia: al nobiluomo inviato al confino, fu data l’opportunità di guadagno inviando a Venezia alberi per le navi e remi per le galee, ricavati dal legname dei boschi di Pesariis e dintorni, legname assai apprezzato dai falegnami e dai carpentieri per l’eccezionale linearità naturale che possiede.
Da una prima dimora altre ne sorsero nel corso del tempo, tanto da formare un borgo che forgiò eccellenti orologiai, i quali fondarono l’attività per la progettazione e la realizzazione delle macchine per segnare il tempo soprattutto per torri, campanili e palazzi, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Una tradizione che ancor oggi prosegue in alcuni laboratori dove sono costruiti orologi per interni. Non vi è dunque luogo più adatto per fondare il Museo degli orologi, che trova ospitalità del tipico edificio d’architettura carina di Stali da Bertola, nella Casa Museo Bruseschi costruita nel XVII secolo.