Io sono Darty di Chiara Vergani.
Si chiama Io sono Darty ed è l’ultimo libro della friulana Chiara Vergani, scrittrice, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore.
Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato diversi libri tra cui Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2016); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2018); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (2019); Le voci della verità (2020); Il sole nascosto (2021); Libere dall’inferno (2022) Bipolari in bilico e Professione docente (2022).
Un libro dedicato agli amanti dei gatti, ma vuole conquistare anche chi nutre qualche riserva nei loro confronti. Il testo rappresenta in modo reale quanto possa essere ricca d’amore la vita con un gatto, se poi è speciale come il mio Darty saprete come si può arricchire una vita. Complicità, allegria, compagnia, ma anche sicurezza, questo è quanto ti sa donare un gatto. Certo, ci sono anche impegni, ampiamente compensati dal piacere di avere a fianco un fidato amico
L’estratto.
In realtà Darty è molto selettivo, infatti non gli interessano tutti gli oggetti, ma in particolare quelli miei personali: burro cacao per le labbra, pinzette e forbicine, sacchetto dei bigodini, quadretto della Madonna, penne, matite, foglietti con appunti… da sempre devo fare la massima attenzione perché sparisce tutto sotto al divano oppure si mangia il cellofan e poi sta male. Quando ripenso alla nostra vita insieme mi commuovo.
È stato un percorso fatto di alti e bassi sotto molti punti di vista. Spesso Darty e io abbiamo litigato per le sue intemperanze, ha un carattere tosto, non me ne fa passare una liscia. Devo eseguire ogni cosa come desidera lui, altrimenti sono guai: finge di non vedermi, se ne sta rintanato sotto al letto o escogita qualche nuovo nascondiglio, non si fa accarezzare. Ogni tanto ha delle crisi che definirei da grande felino, morde all’improvviso con tutta la forza che ha.
Questo fatto di mordere l’ha avuto da subito, tanto che chiesi alla veterinaria quale fosse il problema e come poterlo risolvere. Mi rispose che succede quando un gattino viene staccato dalla mamma troppo presto e quindi lei non fa a tempo a insegnargli come comportarsi, ovvero a non stringere troppo i denti. Così tuttora, anche oggi che Darty ha nove anni e mezzo, spesso morde, lo fa all’improvviso, anche durante il momento dedicato alle coccole.
A volte si tratta di morsetti affettuosi, altre invece se non tolgo in fretta il braccio o la mano, mi trovo la pelle traforata. Ho sottoposto il mio amico a psicoterapia “gattesca”, gli ho fatto il percorso di maternage con molto amore e rispetto da parte mia, per cercare di insegnargli a non mordere e a non lasciarsi trasportare completamente dall’istinto felino. Devo dire che un qualche risultato l’ho ottenuto, nel senso che morde meno spesso, cioè sì ogni giorno, ma non per ventiquattr’ore. Questo processo svolto insieme ci ha uniti, tanto che negli anni siamo diventati inseparabili.