Le Giornate Fai in Fvg.
Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera in Fvg, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Le Giornate Fai e le aperture in Fvg.
In Friuli Venezia Giulia sono ben i 18 luoghi aperti in 9 comuni: Cervignano del Friuli, Manzano, Palmanova, Ruda, Sagrado, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Trieste e Udine.
L’elenco dei luoghi.
- a Cervignano del Friuli (UD): Borgo Fornasir
- a Manzano (UD): “Tra Cultura e Natura: la Tenuta di Torre Rosazza”
- a Palmanova (UD): il “Bastione difensivo: Lunetta Napoleonica”
- a Ruda (UD): l’ “Amideria Chiozza: il nostro Luogo del Cuore”
- a Sagrado (GO): l’“Itinerario Storico-Naturalistico S.Martino – M.te S. Michele” e l’itinerario “S. Martino del Carso: un Paese sul fronte della Grande Guerra”
- a San Vito al Tagliamento (PN): Palazzo Altan e Palazzo Amalteo – Renaldis (quest’ultimo solo per iscritti)
- a Spilimbergo (PN): l’azienda Mario Donà Mosaici, l’azienda Mosaicpro, la Scuola Mosaicisti del Friuli, l’azienda “Travisanutto Giovanni – Artistic Mosaics”, Villa Magenta e Villa Petri
- a Trieste: la “Passeggiata tra i palazzi neoclassici frontemare”, la “Passeggiata tra i palazzi neoclassici frontemare con visita al Museo teatrale Carlo Schmidl” e la “Visita al Teatro Lirico Giuseppe Verdi, passeggiata tra i palazzi neoclassici e visita al Museo teatrale Carlo Schmidl”
- a Udine: l’Area ex SAFAU.
Elenco dei luoghi aperti, modalità di partecipazione e prenotazioni sono disponibili sito delle Giornate Fai. Si raccomanda caldamente di controllare sul sito gli orari di apertura eventuali modifiche prima della visita e se è necessaria la prenotazione.
I 30 anni delle Giornate Fai.
Le Giornate Fai quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile.
La solidarietà del Fai per l’Ucraina.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.