Trenta fotografie di Comello in mostra a Pordenone grazie al Craf.
Trenta immagini in bianco e nero per mostrare l’anima di una comunità spirituale, educativa e culturale unica, sorta negli anni Novanta in Russia e oggi rifugio per oltre trecento ragazzi. Apre oggi al Museo Civico d’Arte di Palazzo Ricchieri a Pordenone la mostra del pluripremiato fotografo friulano Francesco Comello. L’isola della salvezza, questo il titolo dell’esposizione, è stata inaugurata nell’ambito di #Change, la 34ma edizione della rassegna Fvg Fotografia organizzata dal Craf di Spilimbergo in collaborazione con la Regione e il Comune di Pordenone e con il sostegno della Fondazione Friuli e il patrocinio dell’Università di Udine.
Comello è stato anche premiato dal Craf perché “osserva e tacitamente condivide la suggestione delle storie forgiate dall’incontro di molti occhi e molte anime. Le sue fotografie – si legge nella motivazione –, raccontano la vita comunitaria con lirismo struggente e schiudono al pubblico l’esistenza di un mondo possibile e differente, senza conflitti, disparità e disuguaglianze”.
All’inaugurazione della mostra l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, ha rimarcato come “consegnare questo premio mi rende particolarmente orgogliosa”. “Non si deve cercare di circoscrivere lo sguardo a una dimensione solo locale, ma non si deve nemmeno peccare di provincialismo guardando esclusivamente fuori. Con questa mostra – ha concluso – il Craf assolve a pieno alla sua funzione di custode della nostra memoria per le generazioni future”.
Comello, che ha vissuto cinque mesi a stretto contatto con la comunità, nel raccontare il progetto ha spiegato che quelli fotografati “sono luoghi diversi dalla nostra vita, dalla nostra frenesia, è una comunità che vive appartata, ma con rapporti umani genuini”. La mostra, a ingresso gratuito su prenotazione, sarà aperta fino al 15 novembre ogni venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19.