Racconta la leggenda che dal tempo dei tempi, l’acqua che scorreva dal Fontanone fosse avvelenata, perché era stata a contatto con un drago che abitava la grotta da dove sgorga l’acqua.
L’intervento di Sant’Ermacora.
Uomini e animali che avevano la disavventura di berne anche qualche sorso inesorabilmente morivano. A liberare le acque dal drago fu sant’Ermacora vescovo e martire, patrono d’Aquileia, che un giorno transitò davanti al Fontanone di ritorno dalla Germania.
A ricordo dell’avvenimento e della grazia ottenuta, gli abitanti della valle e proprietari di bestiame ogni anno raccoglievano un giorno il latte degli armenti e dei greggi, lo vendevano e il ricavato veniva donato alla chiesa per celebrare una messa in ricordo di sant’Ermacora, per la buona salute del bestiame e per le opere di ristrutturazione dell’edificio.