La storica pellicola Erotikon alle Giornate del Cinema Muto.
Difficile pensare che oggi la visione di Erotikon possa turbare o scandalizzare qualcuno. Eppure quando uscì nel 1929 rappresentò una rivoluzione e ancora oggi è un capitolo fondamentale del rapporto tra erotismo e cinema.
Firmato da Gustav Machatý, l’enfant terrible del cinema ceco, con la collaborazione non accreditata per la sceneggiatura del poeta Vítěszlav Nezvav, Erotikon, in programma mercoledì 6 ottobre alle 21 al Teatro Verdi di Pordenone nell’ambito della 40a edizione delle Giornate del Cinema Muto, coniuga una forma stilisticamente d’avanguardia con una narrazione tradizionale e offre una sintesi delle tendenze artistiche presenti nella cultura europea della fine degli anni Venti, dal modernismo all’art déco al surrealismo.
La proiezione di Erotikon alle Giornate del Cinema Muto viene accompagnata da una nuova partitura musicale commissionata dalla Slovenska Kinoteka ad Andrej Goričar che dirige l’ensemble Orchestra of the Imaginary di Lubiana.
Gli altri eventi del 6 ottobre.
La mattinata di mercoledì si apre alle 10.30 con due film della rassegna dedicata alle sceneggiatrici americane, oggi Maie B. Havey per il cortometraggio A Sea Mistery, del 1916, e Clara S. Beranger, collaboratrice e moglie di William C. De Mille, che conobbe proprio sul set di Miss Lulu Bett, del 1921, pure in programma.
Nel pomeriggio alle 14.30, dopo un episodio ritrovato della serie “Who’s Guilty?”, vista quasi integralmente nell’edizione del 2016, viene proiettato Ham and Eggs at the Front (Due negri al fronte), del 1927, interessante riscoperta della Cineteca Italiana di Milano. Il pomeriggio si chiude con un importante documento della prima guerra mondiale, La battaglia dall’Astico al Piave prodotto dalla sezione cinematografica del Regio Esercito Italiano.
Il programma online.
Il programma online di mercoledì 6 ottobre, come sempre su MYmovies, propone, a partire dalle 21 (ora italiana) il film coreano Il pubblico ministero e l’insegnante (1948), una vera peculiarità essendo un film del secondo dopoguerra, quando il cinema coreano, a causa della scarsità di mezzi, tornò brevemente al muto. Gli incontri con l’autore (dalle ore 17) sono dedicati a due grandi personalità del cinema muto francese e mondiale, Max Linder e il regista Abel Gance.