La scuola di restauro a Villa Manin.
A Villa Manin di Passariano dopo il terremoto del 1976 fu creata una prestigiosa scuola di restauro che ha salvato innumerevoli opere d’arte e formato abili professionisti del campo.
L’istituzione accademica fu creata su impulso di Aldo Rizzi, storico dell’arte e direttore dei Civici Musei di Udine. La villa era stata acquistata nel 1969 dalla Regione Friuli Venezia Giulia quale luogo di rappresentanza; tuttavia il devastante terremoto rese necessari altri progetti. La Villa divenne infatti prima il Centro regionale di catalogazione dei beni culturali, poi il Centro regionale di restauro. Il numero di persone diplomate a questa scuola è complessivamente basso, ma significativo dell’alto livello di eccellenza proprio della Scuola: ‘solo’ 75 persone dall’esordio negli anni Settanta.
Dal 2006 la Scuola propone corsi quinquennali, in linea con il Codice dei beni culturali e del paesaggio. E’ una scuola impegnativa, con cinque giorni di lezione, 8mila ore di lezione totali, delle quali oltre la metà (60%) dedicata ai laboratori. Le lezioni vengono per altro tenute in inglese, essendo svolte da professionisti mondiali del settore. Tra le novità degli ultimi anni ritroviamo il materiale librario e archivistico, materiale fotografico, cinematografico e digitale e manufatti di carta e pergamena.
Tra le collaborazioni più curiose della Scuola occorre ricordare quantomeno la preservazione delle ‘biblioteche del deserto’ in Mauritania e il progetto del ‘Cultural Heritage‘ con la Cina. Una scuola davvero internazionale, nel senso più assoluto del termine.