La maschera del diavolo nel Santuario delle Grazie.
Uno dei numerosissimi ex voto presenti nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie è la maschera del diavolo, una tetra armatura cornuta risalente al ‘400.
La leggenda narra che un giovane cavaliere in vena di goliardia avesse causato trambusto nella città di Udine durante il carnevale del 1500 andando pure a disturbare i defunti al cimitero. Ma che, tornato a casa non fosse più riuscito a uscire dalla pesante armatura, finché disperato non avesse implorato l’aiuto della Vergine.
Altrimenti nota come Madone di Gracie, il santuario divenne noto per il suo ruolo nei confronti della Madonna a seguito del dono di un’icona taumaturga nel 1479, ritenuta miracolosa. Il santuario in sé venne costruito nel 1495 e consacrato nel 1520 dal vescovo di Caorle De Rubeis. L’aspetto attuale risale al 1730, quando Giorgio Massari lo ampliò sull’esempio della Chiesa dei Gesuiti di Venezia. L’icona invece risale al XIV secolo e presenta uno stile bizantino molto particolare. La vergine infatti guarda Gesù, sormontata dalle lettere ‘Madre di Dio’. Il piccolo Gesù, a propria volta, ‘poppa’ dal seno materno.
Proprio a quest’icona ‘delle grazie’, si era appellato il cavaliere blasfemo.