Il matrimonio in Friuli.
Anticamente una coppia friulana che desiderasse fissare la data del proprio matrimonio doveva seguire regole precise. Innanzitutto non poteva essere a maggio in quanto mese nefasto. Al contrario erano considerati mesi propizi febbraio e luglio.
Per quanto concerne invece il giorno della settimana, quello più indicato era il mercoledì, in particolare l’ultimo del Carnevale, mentre si riteneva che il lunedì la sposa sarebbe stata lunatica, il martedì lo sposo, il giovedì era da evitare in quanto giorno delle streghe, il venerdì e il sabato erano considerati infausti.
Infine, per la domenica le opinioni si dividevano: in basso Friuli era considerato un giorno propizio alla nozze mentre in Carnia si riteneva che andasse evitato a tutti i costi.
Si tratta di tradizioni che, alla fine, non devono sorprendere. All’epoca, in età moderna fino alla prima metà del novecento, il matrimonio era l rito più importante della propria vita. E dalla nascita o meno di uno o più figli dipendeva il proprio successo sociale ed economico. Pertanto vi era un ‘carico’ di tradizioni volte a garantire un matrimonio felice. Specie in campagna, qual è il caso del Friuli, tradizioni vecchie di secoli erano ancora vive fino a pochi decenni fa, ad esempio negli anni Cinquanta del novecento.
Oggigiorno i matrimoni rimangono importanti e ‘qualcosa’ di queste tradizioni sopravvive nell’attenzione agli addii al celibato e nelle feste per il matrimonio. La scelta ad esempio del luogo, del ristorante, di chi invitare o meno, il code dressing sono tutte sopravvivenze delle tradizioni campagnole friulane.