Tratto da Leiendis ator pal Friul, Società Filologica Friulana
Tra Arnoldstein e Villaco, esistono tuttora le rovine di un castello, abitato un tempo dalla Signoria Federauen. Tale famiglia, estinta verso il 1000, aveva numerosi e vasti feudi non solo in Carinzia, ma in tutta la Val Canale.
La leggenda.
La leggenda dice che Sigfrido, ultimo maschio del casato, aveva una sola erede: la figlia Elisabetta. Ospiti del castello erano i fratelli Teobaldo e Filiberto, due nobili e prodi cavalieri: Elisabetta era fidanzata a Teobaldo.
Dieci ore di cammino più a Sud, c’era a quei tempi una banda di ladri. Vivevano di furti, di rapine, di delitti di ogni genere ed erano il terrore di viandanti e pellegrini. Un giorno, giunse trafelato un messo per chiedere
aiuto contro una loro scorreria. Teobaldo e Filiberto, che erano al castello, partirono subito con un drappello di armati.
La donazione del feudo.
A missione compiuta, stavano per risalire a cavallo, quand’ecco sbucare dal bosco una seconda masnada ed assalire Filiberto che comandava la retroguardia. Teobaldo accorre in suo aiuto ma, nel furore della mischia, invece di colpire il nemico, ferisce a morte il fratello. Alla fine, i briganti si arrendono. La Signoria di Federauen si mostra clemente, risparmia loro la vita e, per rimetterli sulla retta via, dà loro in feudo il pianoro a Nord del Rio degli Uccelli.
Così sorge il villaggio di Leopoldskirchen che, nel corso dei secoli, fu anche chiamato Teobaldskirchen. La leggenda narra che Teobaldo, dopo la morte del fratello, parte crociato e muore nella lontana Palestina. Anche il padre e la fidanzata lo seguono nella tomba.