Verso la digitalizzazione della biblioteca dell’Ersa Fvg.
“Il ritrovamento delle tre stampe della Carta dell’erboristeria racchiude un grande valore scientifico e culturale ed è importante per la memoria storica di un ente che, dalla fondazione, ha fatto della divulgazione e della didattica la sua missione. Ma è anche l’occasione dalla quale muoverà il progetto di digitalizzazione del patrimonio librario storico di Ersa, già archiviato, e che metterà a disposizione di cittadini, storici e ricercatori pezzi rari e fondamentali per ricostruire l’evoluzione dell’agricoltura, imprescindibile strumento culturale”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, nel corso della presentazione delle tre stampe cromolitografiche “Carta dell’Erboristeria”, un erbario di 90 piante spontanee aromatiche, medicinali e alimentari, disegnate dall’agronomo e botanico Giuseppe Pozzo nel 1931.
Protagonista del recente ritrovamento è stata la dirigente amministrativa dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, Paola Coccolo, che, assieme al direttore Andrea Comacchio e al direttore della Bibliotheca Antiqua Aboca di Sansepolcro, Duilio Contin, hanno esposto la storia della Carta.
Sono tavole di grandi dimensioni (cm 100 x 150), in ottimo stato di conservazione, probabilmente uno strumento didattico per le lezioni delle cattedre ambulanti di agricoltura dell’epoca. L’eccellenza della stampa è dovuta alla perizia dei tipografi friulani che già nell’Ottocento avevano realizzato dei capolavori di litografia e cromolitografia. In una libreria antiquaria milanese è stato rintracciato recentemente il corposo testo integrativo che accompagnava le grandi tavole. L’autore Giuseppe Pozzo fu insegnante presso i corsi di erboristeria tenuti in varie provincie della Venezia Euganea e della Venezia Giulia per incarico dell’Istituto veneto delle piccole industrie di Venezia, dell’Istituto promotore piccole industrie di Gorizia e per mandato delle Cattedre ambulanti di agricoltura di Gorizia.