Il primo caso di West Nile in Friuli Venezia Giulia.
E’ un’anziana ricoverata dal 12 luglio nel reparto di Neurologia dell’ospedale di Pordenone il primo caso di West Nile in Friuli Venezia Giulia. Le sue condizioni sono gravi e accusa febbre alta associata a sintomi neurologici. La sua positività è stata confermata martedì.
La signora, residente in provincia, non ha viaggiato né soggiornato in zone a rischio, il che porta le autorità sanitarie a considerare il caso come autoctono. Immediatamente dopo la conferma della positività, il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) ha avviato gli accertamenti necessari.
Scattano le misure di prevenzione e sorveglianza.
In risposta al caso, mercoledì il Centro nazionale trapianti ha introdotto misure di sorveglianza e prevenzione per i residenti in Friuli Venezia Giulia, in conformità con il Piano nazionale per le arbovirosi. Queste misure riguardano la prevenzione della trasmissione del virus tramite trapianto di organi, tessuti e cellule.
Sono 6 i casi di West Nile in Italia.
Con tre nuovi casi di West Nile Virus segnalati nel periodo 11 – 17 luglio, salgono a 6 i casi nell’uomo segnalati in Italia dall’inizio della sorveglianza, partita a maggio. Dei 6 casi complessivi, 3 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Emilia-Romagna, 1 Pordenone), 2 casi asintomatici sono stati identificati in donatori di sangue (Emilia Romagna) e 1 caso di febbre importato dall’Oman.
Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità evidenzia anche che salgono a 14 le Province con dimostrata circolazione di WNV in vettori animali/uomo, appartenenti a 5 Regioni. Nello stesso periodo non sono stati invece segnalati casi di Usutu virus.