Quasi 3 morti al giorno, in Friuli la Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro

Il pubblico presente alla manifestazione nazionale dell'Anmil tenutasi a Fiume Veneto

La giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

Quasi tre morti al giorno: sono numeri impressionanti quelli delle vittime sul lavoro in Italia nel 2022. Nei primi 8 mesi dell’anno sono stati 677 gli incidenti mortali sul lavoro, in calo rispetto allo stesso periodo del 2021 quando ci furono 772 vittime. I dati dell’Inail sono stati diffusi dall’Anmil (l’Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro), a Fiume Veneto , in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

Aumenta però il numero totale degli infortuni denunciati: nel periodo gennaio-agosto sono 484.561 (cioè 2.019 al giorno), con un aumento del 38,7% rispetto ai 349.449 dei primi otto mesi del 2021. Le malattie professionali sono state 39.367 (+7,9%). La 72esima Giornata Nazionale dell’Anmil si è svolta all’interno dell’azienda Claber di Fiume Veneto. Per la prima volta l’evento annuale nazionale si è svolto in Friuli Venezia Giulia.

“Non solo la Regione Friuli Venezia aprirà presto un tavolo operativo con Anmil, le parti sociali e le altre istituzioni coinvolte nella materia della sicurezza sul lavoro per cercare di cogliere il meglio delle esperienze fatte in Italia sulla prevenzione degli infortuni – ha commentato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga – . Ma anche come Conferenza delle Regioni assicuro la disponibilità ad avviare un confronto nazionale affinché le buone pratiche che ci sono vengano messe in comune tra tutte le Regioni d’Italia. Solo così si può creare una rete di esperienze che possano essere condivise per rendere più efficace la lotta alla piaga degli incidenti sul lavoro nell’intero territorio nazionale”.

“L’auspicio – ha aggiunto il governatore e presidente della Conferenza delle Regioni – è che si possa lavorare insieme in modo molto pragmatico. Ho visto molte volte troppa retorica senza poi passare alla fase operativa. E’ certo un tema difficile che non si risolve in un giorno, ma dobbiamo procedere con concretezza. Per questo vi chiedo di lavorare con il sistema delle Regioni che è a disposizione”.

“Per troppo tempo – ha aggiunto Fedriga – nel nostro Paese si è pensato di affrontare il problema della sicurezza sul lavoro semplicemente guardandolo dal punto di vista normativo. Non possiamo pensare che si risolva un così importante problema solo rendendo più stringenti le norme. L’effetto preventivo si crea solo con un’azione formativa, ma anche in questo caso non deve essere solo quella iniziale quando si intraprende un lavoro. E’ necessario prevedere sistemi di formazioni continua dei lavoratori. Solo così si crea quella cultura della formazione che fa diventare la prevenzione strutturale dentro le fabbriche ottenendo l’effetto di ridurre gli infortuni. E’ su questo – ha evidenziato il governatore – lavoreremo come Conferenza delle Regioni declinando poi ai tavoli e ai confronti territoriali in ogni singola regione“.

La Giornata nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, ha visto la partecipazione delle massime autorità in materia, insieme alla direzione nazionale dell’Associazione e a rappresentanti delle istituzioni, della società e del mondo dell’istruzione, per confrontarsi sul tema della sicurezza del lavoro direttamente “sul campo”: ovvero in una realtà produttiva protagonista del Made in Italy e dell’innovazione.

In apertura della celebrazione istituzionale (che è stata preceduta dalla messa celebrata dal vescovo di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini) sono stati letti i messaggi giunti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal ministro del Lavoro Andrea Orlando.

I dati degli infortuni in Italia negli ultimi otto mesi, rispetto ai primi otto mesi 2021, sono aumentati del 38%. In Fvg l’aumento è stato più contenuto, pari al 14%.

Per la prima volta la Giornata non è stata organizzato in una sede istituzionale, come è avvenuto nelle edizioni passate, ma all’interno di una fabbrica, la Claber, confermando il suo ruolo esemplare nel campo della sicurezza. Nella convinzione che la sicurezza sia un valore che appartiene a tutti, Claber ha approntato un team di lavoro che con l’obiettivo “infortuni zero” si prefigge il miglioramento continuo nella prevenzione e nella formazione.