Violenza sulle donne, reati in calo ma crescono le misure preventive a Pordenone

Il bilancio dell’attività contro la violenza sulle donne a Pordenone.

Nel territorio di Pordenone calano i reati legati alla violenza sulle donne, ma aumentano le misure preventive. È il bilancio comunicato dalla Polizia di Stato della Destra Tagliamento, che ha comparato i dati di gennaio-settembre 2019 e 2020.

Lo scorso anno, nei 9 mesi considerati ci sono stati sul territorio 42 atti persecutori, contro i 25 del 2020. In calo anche i maltrattamenti ai danni di familiari e conviventi, scesi da 47 a 15. Scese di due terzi pure le violenze sessuali: si è passati dai 24 casi del 2019 ai 9 maturati da gennaio a settembre 2020. L’altra faccia della medaglia è la crescita dei provvedimenti preventivi. Gli ammonimenti per situazioni legate allo stalking sono passati dagli 8 del 2018 ai 22 dell’anno seguente, fino ad arrivare a 33 nel 2020. In crescita anche gli ammonimenti per condotte legate alla violenza domestica, saliti in due anni da 13 a 22.

L’attività di repressione degli atti persecutori, dei maltrattamenti contro famigliari e conviventi, delle violenze sessuali, in applicazione del cosiddetto “Codice Rosso”, vede il costante impegno del personale della Divisione Polizia Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Pordenone sotto l’egida e la direzione investigativa della Procura della Repubblica del capoluogo. È stata incrementata l’altrettanto fondamentale e determinante attività di prevenzione che si attua attraverso l’adozione del provvedimento di ammonimento del Questore.

In Friuli meno casi di violenza sulle donne, ma ci sono già 2 omicidi nel 2020.

Il triennio in esame 2018-2019-2020, evidenzia come nel corrente anno siano stati già adottati dal Questore della Provincia di Pordenone 33 ammonimenti ex art. 8 D.L. 11/2009 e 22 ammonimenti ex art. 3 D.L. 93/2013 per un totale di 55 ammonimenti con un incremento del 160% rispetto all’anno 2018 e del 40% rispetto all’anno 2019.

Nell’ambito delle iniziative della Polizia di Stato finalizzate a far emergere e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, denominata “…Questo non è amore” e della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, è stato creato un opuscolo informativo, realizzato per l’occasione dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L’azione di prevenzione della polizia, oltre a rispondere alle richieste di soccorso e ad occuparsi dei fatti reato, offre un servizio di informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere, anche per l’emersione del “sommerso”, con l’obiettivo della tutela della donna da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche.

Al riguardo, l’intervento repressivo assume il carattere di “extrema ratio”, poiché si concretizza solo laddove gli strumenti preventivi non abbiano avuto efficacia. Un fondamentale strumento operativo è il potere di ammonimento del Questore, poiché può essere adottato anche nei casi che costituiscono l’anticamera di fattispecie più gravi, anticipando in questo modo la soglia di tutela.

Senza dimenticare, comunque, gli strumenti tecnologici e “social”, come la diffusione dell’app “Youpol” e la collaborazione di servizi sociali, Centri antiviolenza e presìdi ospedalieri sul territorio.