I due avevano versato la caparra per acquistare un’auto usata.
Brutta disavventura per una famiglia residente nel maniaghese che aveva versato una caparra di 10.000 euro destinata all’acquisto di un’auto, che però non è mai stata consegnata. La vicenda, recentemente portata all’attenzione dei carabinieri, ha svelato un intricato caso di insolvenza fraudolenta che coinvolge una concessionaria nella zona di Sacile.
Tutto è iniziato nel mese di giugno, quando i coniugi maniaghesi hanno risposto a un annuncio per l’acquisto di un’auto usata. Dopo aver visionato il veicolo e accordato il pagamento di una caparra attraverso due bonifici separati, i compratori hanno iniziato a chiedere la consegna del veicolo. Tuttavia, il venditore ha iniziato a procrastinare e a dar luogo a spiegazioni sempre più inverosimili per giustificare il ritardo.
La situazione è peggiorata quando la coppia ha scoperto che la concessionaria era stata sottoposta a una procedura di liquidazione giudiziale da parte del tribunale fallimentare di Pordenone. Questa informazione era stata nascosta loro deliberatamente e, peggio ancora, gli annunci di vendita annunci continuavano a essere diffusi, attirando ulteriori acquirenti, anche dopo la messa in liquidazione.
La coppia ha quindi sporto denuncia ai carabinieri di Maniago e e il curatore nominato dal giudice è stato messo a conoscenza del fatto. La speranza è quella di recuperare la somma di 10.000 euro, ma il risultato dipenderà dall’effettivo ammontare dei debiti accumulati dalla concessionaria sacilese. Un episodio che potrebbe anche non essere un caso isolato e che potrebbe coinvolgere un numero ancora maggiore di vittime e somme da restituire.