La campagna vaccinale in Fvg.
“Ho chiesto al commissario Arcuri che il taglio sulla fornitura dei vaccini sia riequilibrato a livello nazionale, senza creare delle evidenti disparità che colpiscono in maniera significativa il Friuli Venezia Giulia”. Mentre continua a soffiare il vento della bufera sulla Pfizer, che ha tagliato le forniture a tutta l’Italia e non solo, il governatore Massimiliano Fedriga scende in campo per cercare di disinnescare l’ennesima grana non voluta.
In Friuli Venezia Giulia le dosi saranno più che dimezzate. Si parla del mancato arrivo del 54 per cento settimanale dei vaccini Pfizer rispetto alla quantità prevista. Una scelta unilaterale, che rischia di mandare in crisi il piano d’immunizzazioni che la Regione aveva programmato.
La riduzione degli invii è stata effettuata in base a una comodità organizzativa della Pfizer, per poter riorganizzare la produzione, senza però tenere conto delle effettive necessità delle regioni. “Prova ne sia – ha proseguito il governatore – che, ad esempio, all’interno del nostro territorio la distribuzione di Pfizer ha ridotto le dosi su Trieste parificandole a quelle per un bacino di popolazione minore come la zona di Tolmezzo”.
Tra domani e martedì arriveranno circa 7 mila contro le 15 mila preventivate. Un calo drastico, che potrebbe obbligare le Aziende sanitarie a rallentare le prenotazioni per le dosi. “Di norma però – ha sottolineato Fedriga – quando tra fornitore e cliente intervengono dei problemi di questo tipo le criticità non vengono comunicate all’ultimo momento, ma dovrebbe esserci un’informazione tempestiva che consenta una riorganizzazione del servizio”. Come ha rimarcato il governatore “a questo punto per le prossime forniture servono garanzie formali per programmare puntualmente l’agenda delle vaccinazioni, che comprende anche i richiami, per i quali abbiamo accantonato prudenzialmente una riserva”.