La difesa del consigliere comunale Vaccarin.
“Quanto successo è dovuto soltanto a una rappresaglia, ma non tanto nei miei confronti. Si volevano colpire il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Gianni Candotto, e l’onorevole Walter Rizzetto“. Parte da qui il racconto di Gabrio Vaccarin, il consigliere comunale di Nimis finito sotto attacco per le sue foto con addosso una divisa nazista.
A quando risale la foto?
“Era il Carnevale 2010 o 2011 a Nimis. Mi sono vestito con la divisa per una goliardata. Ce l’ho ancora nell’armadio di casa. Vicino a noi, sempre per scherzo, un altro gruppo aveva preparato un pentolone con il sapone. Eppure, allora nessuno ha detto nulla”.
Perché rispolverare la foto oggi, allora?
“Il mittente ha un nome ben preciso: il consigliere comunale di Tarcento Riccardo Prisciano. Chiunque non sia d’accordo con le sue posizioni finisce sotto attacco. E così, ha diffuso adesso queste immagini vecchie pur di creare grattacapi a Candotto e Rizzetto. Ma la sua scelta, all’interno di Fratelli d’Italia, non pagherà”.
E lei, quali posizioni ha in contrasto con Prisciano tali da farsi attaccare?
“Sono sempre stato in disaccordo con le sue affermazioni sulla moschea a Tarcento. Conosco quelle persone da trent’anni, è brava gente che lavora. Non mi sembrava giusto finissero nel mirino”.
Si è sentito sotto attacco?
“Per niente. Ho ricevuto molti attestati di stima in queste ore, anche da chi politicamente non la pensa come me”
Teme ripercussioni sul suo ruolo di consigliere comunale a Nimis e sul suo percorso politico?
“No. Continuerò ad andare avanti sulla mia strada”.
Si prepara a rendere conto nel prossimo Consiglio comunale?
“Non aspetterò che lo facciano altri, sarò io per primo a chiarire quanto successo”.
Ieri è stato sentito dalla Questura. Lei come si muoverà ora?
“Martedì ho appuntamento dai carabinieri a Tarcento e vedrò quali azioni intraprendere. Nel frattempo, sto conservando gli screenshot di quanto è stato pubblicato”.
Ma indossare una simile divisa, non la accosta “per forza” a un’ideologia come quella nazista?
“Ripeto, era una mascherata di Carnevale, senza alcun fine politico o provocazione. Nel 2011 io non ero consigliere e Fratelli d’Italia non esisteva. Sono sereno”.