La Uil del Fvg interviene sul Reddito di cittadinanza.
“In un momento storico come questo è fondamentale avere un reddito di base universale per aiutare gli ultimi. Per questo l’attacco al reddito di cittadinanza lo troviamo strumentale, perché il reddito di cittadinanza va proprio a persone che non possono, e non ‘che non vogliono’, lavorare, quindi aiuta proprio chi ha bisogno”. Lo sottolinea il segretario generale Uil del Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn, reagendo alle sempre più numerose voci che in ambienti della politica vorrebbero sospendere la misura del reddito di cittadinanza.
“Crediamo che una cifra minima che permetta alle persone di andare avanti, di sopravvivere e non precipitare nella povertà più totale, sia una cosa da salvaguardare e di valorizzare – continua Zorn -. Insomma il reddito di cittadinanza va portato avanti, magari modificato per rendere efficace tutta la parte delle politiche attive del lavoro e dell’inserimento lavorativo. Ma oltre la metà di chi ora percepisce il reddito di cittadinanza sono persone che non hanno capacità lavorative, sono di fatto inoccupabili”.
Tra l’aumento dei costi delle bollette, quello generalizzato dei prezzi spinto dall’inflazione, che fanno aumentare le disuguaglianze, e l’insicurezza sia sociale sia psicologica dovuta alla guerra in Europa che si scarica sulle fasce più fragili della popolazione, conclude il segretario Uil, “è la stessa Unione europea che ha dato indicazioni di agire a sostegno della popolazione. Quindi ci deve essere un aiuto, ci deve essere un approccio sociale, e chi contesta oggi il reddito di cittadinanza in realtà non pensa a chi ha più bisogno”.