La protesta di Casa Pound contro l’INPS.
Decine di manifesti funebri sono stati appesi dai manifestanti di Casa Pound Italia davanti alle sedi dell’INPS di molte città italiane, tra cui Udine e Gorizia. L’intenzione dei manifestanti è quella di protestare contro la “morte dell’economia italiana”.
“La morte di migliaia di piccoli e piccolissimi imprenditori, messi in ginocchio dalle politiche governative e giustiziati dai disservizi, dai ritardi e dall’incapacità di gestire i pochi aiuti statali da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale”, scrive Casa Pound in una nota.
Secondo i militanti, l’INPS si sarebbe fatta trovare altamente impreparata davanti all’emergenza coronavirus, incapace di dare una risposta concreta agli imprenditori e ai lavoratori.
“L’emergenza ha aggravato una situazione già critica – spiegano -, da un lato con i disservizi telematici, dall’altro con la lentezza nella lavorazione delle pratiche che non ha ancora consentito a centinaia di migliaia di cittadini di riscuotere la cassa integrazione e i vari bonus di sostegno al reddito”.
I manifesti a lutto sono stati affissi anche per le imprese che hanno anticipato i soldi della cassa integrazione e che sono ancora in attesa della necessaria autorizzazione per compensare quanto già pagato con i contributi da versare.
“L’INPS, non contenta di essere in ritardo nei pagamenti, ha addirittura messo i bastoni tra le ruote anche a coloro che, per venire incontro ai propri dipendenti, hanno messo di tasca propria quanto avrebbe dovuto corrispondere lo Stato”, spiegano da Casa Pound