Era ubriaco alla guida di un tir in autostrada: arrestato e patente ritirata

L’autista croato stava sbandando in autostrada.

Nella serata dello scorso venerdì 21 agosto, alle ore 22, una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Pordenone impiegata in servizio di vigilanza autostradale, ha notato un autoarticolato con targa croata che percorrendo l’autostrada A28 da Portogruaro in direzione di Pordenone, sbandava vistosamente zigzagando con pericolosi scarti laterali repentini.

La pattuglia della Stradale, adottando tutte le cautele del caso, ha fatto rallentare il mezzo pesante e lo ha fatto uscire dall’autostrada ad Azzano Decimo. Il conducente, identificato per un 52enne cittadino croato, aveva abusato di alcolici, infatti a bordo del veicolo erano presenti numerose bottiglie di birra vuote.

L’immediato accertamento effettuato con l’etilometro ha infatti evidenziato un tasso alcolico di 2,5, con conseguente ritiro della patente e deferimento alla Procura della Repubblica di Pordenone per il reato di guida in stato di ebbrezza, aggravata in quanto commessa da conducente professionale di veicolo superiore a 3,5 tonnellate, in ore notturne.

In questi casi il Codice della Strada prevede l’ammenda da 1500 a 6000 euro e l’arresto da sei mesi a un anno, il tutto aumentato due volte da un terzo alla metà, mentre per la patente è prevista l’inibizione alla guida sul territorio nazionale per non meno di due anni dal momento del ritiro, cui si sovrappone il periodo di almeno tre anni dalla data della sentenza definitiva di condanna.

L’autoarticolato è stato sottoposto a fermo amministrativo per il mancato pagamento immediato di altre due contravvenzioni ammontanti a più di duemila euro. Inoltre, nella serata di domenica 23 agosto, lo stesso conducente, già accompagnato in un albergo della zona, è stato trovato da una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Pordenone, a vagare in calzoncini corti e canottiera sotto la pioggia nei pressi dell’autostrada, senza denaro e senza documenti. 

In considerazione delle condizioni del cittadino croato, il capo pattuglia ha provveduto ad accompagnarlo presso un altro albergo di questo capoluogo, anticipando di tasca propria il costo della camera. Il giorno dopo l’impresa croata ha provveduto a pagare le sanzioni amministrative e a rimborsare le spese, recuperando il veicolo e il proprio dipendente.