Il Fvg punta a ritornate ai numeri del 2019.
Il 2022 sarà molto probabilmente l’anno in cui il Friuli Venezia Giulia si attesterà al primo posto in Italia per il recupero della quota di turisti persi durante il periodo della pandemia, facendo tornare così il movimento ai livelli del 2019, che era stato l’anno dei record.
È questo il concetto principale espresso dal governatore della Regione Massimiliano Fedriga alla Borsa internazionale del turismo (Bit) in corso di svolgimento a Milano, durante la quale è stata presentata la prima edizione della guida internazionale del Friuli Venezia Giulia edita da Lonely planet. Accompagnato dall’assessore alle Attività produttive, alla presenza del direttore della casa editrice e del managing destination della rivista, il capo dell’Esecutivo regionale ha posto in risalto la positività delle proiezioni dei dati sulle prossime presenze di turisti nel nostro territorio.
In particolare il governatore ha evidenziato che, al momento, il trend di prenotazione per l’estate 2022 è superiore a quello dell’estate 2021 come rilevato da ricerca Demoskopika e confermato dall’osservatorio di PromoturismoFvg a cui si associano i numeri registrati da Data Appeal e H Benchmark.
I valori dimostrano un maggior volume di transazioni che permettono di dire che la Regione si sta riassestando verso i numeri del 2019, che è stato l’anno dei record. Ciò pone il Friuli Venezia Giulia in testa alla graduatoria in Italia per la velocità con cui sta recuperando i visitatori persi durante il periodo della pandemia. Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia rimangono sostanzialmente in linea con i trend di vendita, mentre i migliori dati si verificano per Lignano e Grado. Per quanto riguarda poi il periodo pasquale, la Regione ha registrato numeri molto positivi, fatto questo che rappresenta un buon riferimento in vista della partenza della stagione estiva.
Per quanto riguarda le strategie per il 2022 è stato ricordato che la tendenza del Friuli Venezia Giulia sarà quella di concentrarsi su un mercato principalmente di prossimità, con in testa i turisti italiani. Per gli stranieri, invece, l’attenzione verrà focalizzata sui Paesi storici di riferimento, in particolare quelli di lingua tedesca, come Austria e Germania. Inoltre, relativamente alla crisi legata alla guerra, il Friuli Venezia Giulia ha registrato un numero del tutto residuale di turisti russi e ucraini negli ultimi anni: la Russia, infatti, ha rappresentato solo l’1,6% delle presenze totali della regione.
Riferendosi poi alla nuova guida in lingua inglese che Lonely planet ha dedicato al Friuli Venezia Giulia, la Regione ha ricordato come questo strumento, nell’ambito di una più vasta campagna di comunicazione, rappresenti un plus con il quale proseguire nel percorso di promozione del territorio a livello internazionale. Semplicità e razionalità sono infatti i due elementi che contraddistinguono la pubblicazione diventando un utile strumento a favore del visitatore straniero per conoscere le bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio. La volontà di attrarre gli stranieri in Friuli Venezia Giulia è legata inoltre ad una serie di interlocuzioni che la Regione sta portando avanti con le compagnie aeree per facilitare i collegamenti al fine di rendere più semplice il raggiungimento del nostro territorio.