Truffe agli anziani del Friuli Venezia Giulia, smantellata una banda: 10 arresti e 29 denunce

La banda agiva in Friuli Venezia Giulia e in molte zone del Nord Italia.

Un’operazione investigativa di vasta portata ha portato allo smantellamento di un’organizzazione criminale specializzata nelle truffe agli anziani. Grazie all’azione congiunta del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trieste e della Procura della Repubblica, sono stati arrestati dieci individui e denunciati in stato di libertà altri ventinove soggetti. L’indagine, avviata nell’estate del 2023, ha permesso di scoprire e prevenire numerosi raggiri perpetrati in tutto il Nord Italia, in particolare in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Marche.

Le indagini hanno permesso di accertare che l’organizzazione criminale operava secondo una struttura piramidale: alla base vi erano gli esattori, responsabili del ritiro dei soldi, al centro i telefonisti, che eseguivano i raggiri, e al vertice gli organizzatori del sistema.
Questi ultimi, secondo gli investigatori, si occupavano di selezionare le aree in cui operare attraverso un’attenta raccolta di informazioni su potenziali vittime, incrociando dati provenienti da banche dati e social network. L’indagine ha inoltre rivelato l’esistenza di figure collaterali, come fornitori di SIM telefoniche intestate fittiziamente, noleggiatori di auto e ricettatori di preziosi.

Le indagini.

Le indagini partono da giugno 2023 quando si è assistito ad una crescita esponenziale degli episodi di truffa che hanno portato all’arresto di un individuo riconosciuto autore, tra, di una truffa perpetrata a Prosecco.

L’evento permette un ulteriore sviluppo degli elementi acquisiti e consente di individuare due donne che, giungendo in treno a Trieste, avevano il ruolo di prelevare le somme racimolate dalle vittime in seguito al raggiro operato al telefono da un fantomatico avvocato (a volte Maresciallo dei Carabinieri) che minacciava ingiuste conseguenze per un grave incidente stradale causato da un congiunto.  Questa infatti, con diverse sfumature, la trama della truffa in cui iniziavano a cadere decine di soggetti anziani.

Proseguendo nell’attività investigativa, sempre a stretto contatto con la Procura della Repubblica, si è arrivati all’arresto di F.G., 45enne di origini campane che, in sede di interrogatorio, rivela il modus operandi, i vari passaggi ed i vari ruoli del disegno criminale.

Truffe in tutto il nord Italia: gli arresti e le denunce.

Dalle due donne e dal 45enne partono due filoni di indagine apparentemente separati che conducono gli investigatori a scoprire un considerevole numero di “esattori” e finanche alcuni centralinisti. Molti di loro sono finiti in manette, altri sono stati deferiti in stato di libertà. I due filoni hanno continuato a correre autonomamente fino a quando non sono emersi alcuni elementi di convergenza, tra i quali sicuramente l’origine campana dei soggetti individuati, l’identificazione di centralinisti comuni ai due gruppi come anche l’uso di medesime autovetture.

Questo ha consentito di allargare ulteriormente il quadro investigativo con il coinvolgimento dell’Arma di Napoli che ha fornito un eccellente collaborazione in termini di informazioni e supporto. Si è quindi tentato di salire ulteriormente nella piramide criminale giungendo agli organizzatori ovvero alle menti del piano delittuoso con la sensazione di muoversi, da un punto di vista investigativo, in un ambiente di criminalità organizzata.

Proprio questo ulteriore passo in avanti ha consentito di individuare ulteriori soggetti ma soprattutto di scoprire e in alcuni casi di prevenire truffe perpetrate in tutto il Nord Italia, sicuramente in Friuli VG, ma anche in Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Marche. Complessivamente, al momento, sono stati arrestati 10 soggetti, altri 29 denunciati in stato di libertà, scoperte 38 truffe e recuperati circa 150.000 euro di proventi.

Un’organizzazione strutturata.