L’anziana è riuscita a tenere al telefono i truffatori e nel frattempo ha chiamato il 112.
Nella mattinata del 9 ottobre la Polizia di Stato di Trieste ha proceduto all’arresto di due cittadini italiani, di 48 e 28 anni, per il reato di tentata truffa aggravata.
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Trieste sono intervenuti su richiesta di una donna triestina 85enne, la quale aveva segnalato poco prima al112 di essere vittima di un tentativo di truffa ancora in corso, da parte di un sedicente maresciallo dei carabinieri di Basovizza. Quest’ultimo, chiamando al telefono donna, le aveva riferito che il figlio aveva causato un sinistro stradale ed era necessario corrispondere una “cauzione” di 11.500 euro al fine di evitare conseguenze giudiziarie.
Dopo avere chiesto di poter parlare con il figlio, la signora, accortasi che la persona con cui stava parlando non era il figlio, è riuscita a mantenere il contatto telefonico con i truffatori ed ad avvisare contemporaneamente le forze di polizia chiamando il 112 da un altro telefono. La Polizia, oltre all’arresto in flagranza dei due autori della truffa, ha proceduto al sequestro dei cellulari e dell’auto a noleggio utilizzata per il reato.
A carico dei due soggetti, ravvisata pericolosità sociale degli stessi, il Questore di Trieste ha emesso il provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio, con il quale si inibisce il ritorno nel Comune di Trieste per la durata di 4 anni.