La donna vittima della truffa del finto incidente aveva consegnato 80mila euro.
Nei giorni scorsi, a conclusione di una prolungata indagine, sono stati tratti in arresto, a Napoli, due soggetti di origini campane, autori di una truffa perpetrata a Trieste. I fatti risalgono al 2 gennaio scorso quando un’anziana signora, circa 90enne, riceveva una telefonata da un sedicente avvocato che le chiedeva del denaro per il rilascio del figlio che si trovava agli arresti a seguito di un incidente stradale da lui provocato.
La donna, preoccupata dalle sorti del congiunto, raccoglieva quanto aveva in casa tra contanti, monili e preziosi, raggiungendo la ragguardevole cifra di 80.000 euro che consegnava ad un emissario del sedicente avvocato che nel frattempo aveva raggiunto la sua abitazione. Mentre questi prelevava la somma un complice rimaneva in strada a fare da palo. L’attività di indagine, diretta dal Sostituto Procuratore Baldovin, prende le mosse dalla visione delle telecamere di sorveglianza della zona e dall’analisi dei tabulati telefonici che consentono di individuare i due soggetti autori tra l’altro, in tempi più recenti, di analoga truffa commessa a Falconara Marittima.
La successiva collaborazione con i Carabinieri di Napoli ha consentito di identificarli. Ottenuta l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per gli autori dell’esecrabile reato, sempre unitamente ai colleghi partenopei i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno dato esecuzione alla stessa, rintracciandoli presso le rispettive abitazioni in Napoli ed associandoli alla casa circondariale del capoluogo flegreo.