Cartomante di Udine truffa donna ascolana.
I momenti di grande difficoltà e fragilità emotiva sono quelli in cui il rischio di cadere in truffe e raggiri è elevato. Ed è quello che è successo a una donna 58enne di Ascoli, che si è affidata alle mani sbagliate, quelle di una cartomante di Udine. L’ha conosciuta su Facebook, tramite un pagina di cartomanti e si sarebbe fidata di lei a tal punto da darle 7.450 euro in poco tempo. Adesso del caso se ne sta occupando il giudice delle udienze preliminari del tribunale di Ascoli Matteo Di Battista. È lui che dovrà decidere se rinviare la friulana a giudizio per le accuse di truffa e violenza privata.
Il vortice delle richieste di denaro.
È iniziato tutto nel giugno del 2020, un periodo difficile per la donna di Ascoli. La vittima dice di essere stata contatta dalla truffatrice, che l’avrebbe invitata a iscriversi al pagina Facebook ‘Cartomanti serie‘. E nella disperazione avrebbe accettato. Su di lei era stata fatta una fattura. Questo si era sentita dire. Per toglierla la cartomante avrebbe dovuto mettere mano a una strana polverina. Per farlo, però, ci volevano dei soldi. Da qui la donna di Udine ha cominciato a chiedere bonifici alla 58enne ascolana. Partono così i primi 750 euro dal conto della vittima. Poi altri 750. Tutto per eliminare la fattura.
La vittima ha cominciato a pagare attraverso ricariche su una tessera Postepay che la friulana le aveva indicato. A quel punto la truffatrice, capendo di aver agganciato una persona facilmente circuibile, ha alzato il tiro: chiedendole altri 1.400 euro per fare della magia nera e togliere il male dalla mia persona. Ma questo non bastava ancora, quindi arriva la richiesta di altri 1.700 euro per acquistare una polverina per far sì che non succedesse nulla di grave alla donna circuita e al figlio. È stato questo il momento in cui la donna ascolana ha deciso di fare qualcosa, quando ha cominciato a mettere in mezzo il figlio. Così ha detto alla truffatrice che l’avrebbe denunciata. La donna friulana, però, non ha reagito bene a questa comunicazione. Cominciando a minacciare la vittima, dicendo che sarebbe riuscita ad arrivare a suo figlio. Ma alla fine ha comunque trovato il coraggio e si è rivolta alle forze dell’ordine.