Vittima della truffa un 24enne di Azzano Decimo: i carabinieri sono riusciti a recuperare gran parte dei soldi.
Il 16 gennaio 2025, un 24enne di Azzano Decimo ha formalizzato una denuncia querela contro ignoti, dopo essere rimasto vittima di una truffa avvenuta su un portale di compravendita online.
Il giovane, infatti, dopo aver pattuito l‘acquisto di una Volkswagen Golf, per un importo di 20.000 euro, ha effettuato il bonifico per l’intera cifra concordata, senza però ricevere il veicolo. Vani i suoi tentativi di contattare il finto venditore, resosi nel frattempo irraggiungibile.
I Carabinieri della Stazione di Azzano Decimo, ricevuta la denuncia e capito immediatamente che si trattava di un noto meccanismo truffaldino – ben collaudato – e che la tempestività avrebbe permesso di recuperare, se non tutta, almeno parte della somma truffata, hanno avviato le indagini.
I soldi sul conto corrente.
Individuato il conto corrente su cui era stato effettuato il versamento e recatisi presso la rispettiva filiale della banca, hanno verificato che il conto del beneficiario era ancora attivo, ma con un saldo di soli 7.000 euro, perché i truffatori avevano già prelevato gli altri 13.000 euro provento della truffa. I militari dell’Arma hanno pertanto proceduto all’immediato sequestro preventivo del denaro rimasto, atto poi convalidato dal Giudice competente, recuperando così una prima parte di quanto sottratto al 24enne.
I tre indagati e gli altri soldi in casa.
Gli ulteriori accertamenti si sono indirizzati all’identificazione dell’intestatario del conto corrente, risultata essere una giovane donna del pordenonese, che avrebbe agito insieme a un complice, entrambi già noti alle forze dell’ordine in quanto autori di analoghi reati.
I Carabinieri, quindi, hanno chiesto e ottenuto un decreto di perquisizione presso l’abitazione dei sospettati, che ha consentito, oltre al rinvenimento e sequestro della Volkswagen Golf utilizzata nell’annuncio fraudolento e di una carta bancomat usata per il raggiro, di recuperare altro denaro contante per circa10.000 euro, provento del reato.
Indagata, in concorso, anche la madre di uno dei sospettati, risultata intestataria di una targa prova utilizzata nel corso delle trattative per la finta vendita dell’auto. Il denaro recuperato dai Carabinieri, pari quasi all’intera somma sottratta, sarà restituito alla vittima.
Per evitare di rimanere vittime di truffa, i Carabinieri invitano tutti i cittadini che effettuano acquisti online a verificare l’identità del venditore e a non lasciarsi attrarre da prezzi esageratamente vantaggiosi.