Il corpo di Tullio Troian è stato ritrovato questa mattina.
Si sono concluse nel modo più tragico le ricerche Tullio Troian, gradese di 68 anni scomparso da mercoledì. Il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato nel “piccolo porto” di Grado, dietro al Molo Torpediniere, confermando i timori degli amici, familiari e dei numerosi cittadini che si erano uniti alle ricerche.
Troian, presidente dell’associazione Anteas, ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità, dove era conosciuto per la sua dedizione al volontariato e la sua partecipazione attiva a numerose iniziative benefiche.
La scomparsa dell’uomo è avvenuta mercoledì pomeriggio quando, insieme all’amico e collega Francesco Gregori, si era recato all’Auditorium Biagio Marin per gestire la donazione di un impianto di amplificazione all’associazione Ricreatorio Spes. Dopo aver lasciato l’amico all’incrocio con via Sant’Agata, Troian non è mai rientrato a casa. Le ricerche sono scattate immediatamente quando la moglie e il figlio hanno segnalato la sua assenza ai carabinieri. L’amore e la preoccupazione della comunità si sono manifestati attraverso un’ampia operazione di ricerca sia a terra che in mare, coinvolgendo anche i marinai di Circomare.
La scoperta del corpo di Troian nel “piccolo porto” ha portato alla luce l’ipotesi di una tragica fatalità. L’uomo, che soffriva di problemi alla vista, potrebbe essere caduto in mare in una zona poco frequentata, senza riuscire a mettersi in salvo o a chiamare aiuto.
Tullio Troian, professionista nel campo della fisioterapia per molti anni, è stato un pilastro della comunità gradese. Oltre al suo impegno con Anteas, ha collaborato attivamente con i Portatori della Madonna di Barbana, i Donatori di Sangue e ha ricoperto il ruolo di presidente de Il Faro Anteas di Grado.