Trovato morto nel cortile condominiale a Grado, si attende l’autopsia

L’autopsia stabilirà le cause della morte di Ivan Regolin.

E’ stata con tutta probabilità una caduta dall’alto la causa della morte di Ivan Regolin, 51enne, trovato privo di vita nel cortile interno del complesso residenziale dove abitava. E’ successo nel tardo pomeriggio di domenica Grado, in via Sant’Agata.

La dinamica dei fatti

L’allarme è stato lanciato intorno alle 17, quando un residente ha notato il corpo esanime dell’uomo sul lastricato in porfido che caratterizza il cortile condominiale. I sanitari, accorsi sul posto dopo una chiamata al numero di emergenza 112, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Secondo le prime analisi condotte dal medico legale e dai Carabinieri del Nucleo provinciale di Gorizia, le lesioni riscontrate sul corpo di Regolin sarebbero compatibili con l’impatto di una caduta dall’alto. Gli investigatori, pur mantenendo aperte tutte le piste, hanno escluso fin da subito il coinvolgimento di terze persone.

Un dramma senza testimoni

Il complesso residenziale di via Sant’Agata, costituito da palazzine uniformi e collegato da una rete di scale esterne, era solitamente un luogo tranquillo, frequentato da famiglie e anziani. Tuttavia, nessuno sembra aver assistito direttamente alla caduta di Regolin.

L’appartamento al primo piano dove l’uomo viveva è stato posto sotto sequestro per consentire ulteriori accertamenti. Gli investigatori dell’Arma stanno analizzando ogni dettaglio delle ore precedenti al tragico evento, cercando di ricostruire con esattezza quanto accaduto.

Il dolore della comunità

La notizia della morte di Ivan Regolin ha lasciato sgomenti i vicini di casa, molti dei quali si sono raccolti nel cortile visibilmente commossi. “Era una persona riservata ma gentile”, ha raccontato un residente, ancora incredulo di fronte a quanto accaduto.

Gli accertamenti in corso

La salma di Regolin è stata trasferita nella serata di domenica all’obitorio del San Polo di Monfalcone, dove nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia. L’esame fornirà dettagli utili per confermare la dinamica e chiarire eventuali dubbi residui.

Le indagini, coordinate dalla Procura, proseguono con l’obiettivo di dissipare ogni incertezza. Nel frattempo, il complesso residenziale di via Sant’Agata rimane avvolto in un clima di dolore e sgomento, segnato da un evento che ha sconvolto la quotidianità di una tranquilla comunità.