I soccorsi del fine settimana.
Sono stati tre gli interventi di soccorso per la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e speleologico in questo weekend: due nella giornata di sabato e uno domenica, ma rientrano in quella che è considerabile “routine” durante la stagione estiva.
Dal 1 giugno al 30 settembre l’impegno dei tecnici volontari del Cnsas va per tutte le stazioni alpine e speleologiche ben oltre l’ordinario, in particolare per Cave del Predil, dove viene rafforzato dalla presenza fissa di due soccorritori in base a Camporosso ed è ancora più capillare in quota, con la presenza di tecnici che lavorano presso rifugi alpini e altre strutture. I tecnici reperibili sono quindi sempre a disposizione, 24 ore su 24, delle esigenze della Sores.
Sabato 20 luglio, il tecnico del Cnsas presente presso il Rifugio di Brazzà è riuscito a raggiungere in soli 25 minuti di cammino una escursionista slovena sulla Cima di Terrarossa, precedendo l’elicottero e prestandole le prime cure: la donna si è fratturata una spalla ed è poi stata affidata al team dell’elisoccorso giunto poco dopo.
Sabato c’è stato anche un intervento per una frattura ad una gamba in Val Saisera sul sentiero 611 che dal Rifugio Grego conduce alla Cappella Florit e infine ieri sul Monte Lussari, dove presso le strutture di ristorazione in quota sono presenti in tutto tre tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, è stata soccorsa e trasportata alla cabinovia una persona colta da malore.
Il telefono dei dieci capistazione del Soccorso Alpino e dei quattro capistazione di quello Speleologico squilla in continuazione anche per richieste generiche di consigli sulle escursioni e per informazioni sulla condizione dei sentieri. Infine da venerdì sera a domenica sera il Soccorso Alpino e Speleologico è stato presente al NOF (Nevee Outdoor Festival) di Sella Nevea con il proprio stand proveniente dal Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale installato davanti al Rifugio Gilberti offrendo competenza, informazioni ed essendo pronto ad ogni eventuale infortunio, che fortunatamente al NOF non si è verificato.
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