Le criticità nel trasporto pubblico in Fvg.
Da una parte c’è l’assessore Pizzimenti, che spiega come la Regione sia “sul pezzo” in merito a eventuali criticità. Dall’altra l’opposizione, che evidenzia come nel comparto regni il caos. Insomma, è bagarre sul tema del trasporto pubblico locale, anche quello scolastico, un tema sul quale si sono anche sprecati i post sui social che testimoniavano situazioni di possibile assembramento sui mezzi.
E se soltanto due giorni fa il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, ha fatto presente che “non esistono alternative alla soglia dell’80% della capienza” e che “c’è bisogno di un numero maggiore di mezzi“, ieri sul tema è intervenuto l’assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti. “I flussi di passeggeri del trasporto pubblico locale, le eventuali criticità o difficoltà rilevate dall’utenza e la verifica sul rispetto delle disposizioni di sicurezza legate all’emergenza sanitaria sono elementi costantemente monitorati dall’Amministrazione regionale” ha detto. Ricordata anche la presenza della Cabina di regia istituita a inizio pandemia con le aziende Tpl e le organizzazioni sindacali di categoria, la quale coordina anche il tavolo di lavoro Tpl-scuole.
Pizzimenti ha aggiunto che “le norme nazionali e le indicazioni dettate dai Dpcm, con i loro ritardi, hanno generato rallentamenti di tipo organizzativo e le cui limitazioni, come a esempio il divieto di utilizzo della porta anteriore dei mezzi, risultano causa di inevitabili ritardi e assembramenti di passeggeri“. Il monitoraggio costante avrebbe poi consentito di risolvere tempestivamente eventuali criticità.
Una versione che non convince Mariagrazia Santoro, consigliera regionale del Pd. “I fatti smentiscono l’assessore Pizzimenti che dimostra di non avere il controllo su quello che sta accadendo nei trasporti. Ha affermato in aula che la situazione è sotto controllo, mentre fuori c’è il caos e, nonostante da più parti, Pd compreso, erano arrivati suggerimenti sul necessario coinvolgimento delle piccole imprese di trasporto locali“.
“Pizzimenti, oltre a sottovalutare una situazione di forte tensione e preoccupazione tra le famiglie e i pendolari – incalza la dem – non svolge nemmeno il ruolo di coordinamento, come dimostrato con la fallimentare ripartenza della scuola. Una competenza che non ha affatto utilizzato è stata la riprogrammazione del trasporto, quando invece avrebbe dovuto tenere conto anche delle piccole realtà che operano in regione”. “Molte imprese artigiane del settore, ferme da marzo, non sono state nemmeno contattate per sostenere un possibile aumento di fabbisogno di mezzi“.
Sul tema, una “ricetta” per superare le criticità arriva anche dal sindaco di Udine, Pietro Fontanini. “Per alleggerire il trasporto pubblico locale ed evitare il sovraffollamento di autobus e corriere, limitando in questo modo la diffusione del coronavirus che negli ultimi giorni ha ripreso la sua corsa, è necessario e urgente riprogrammare l’inizio delle lezioni in modo scaglionato per gli studenti delle scuole superiori”. “Le prime e le seconde – suggerisce il primo cittadino – potrebbero per esempio entrare a scuola alle 8, le terze, le quarte e le quinte alle 10, recuperando online le lezione non fatte in presenza”.