Il futuro delle infrastrutture e dei trasporti in Fvg.
Nel biennio 2019-2020, le imprese manifatturiere del Fvg hanno utilizzato quasi esclusivamente i servizi di trasporto stradale per la distribuzione dei prodotti (94%) con un’incidenza superiore al dato nazionale. Quanto alle competenze per la digitalizzazione, il 44% delle imprese manifatturiere ritiene di esserne dotata. Nel settore dei trasporti e logistica è molto più elevata la percentuale di imprese che, rispetto alla manifattura, non si ritiene pronta per cogliere le opportunità del digitale (per mancanza di strumenti, professionalità e competenze). Solo il 24,2% si ritiene pronta.
Sono alcuni dei dati di un’indagine realizzata e presentata da Uniontrasporti-Unioncamere che, assieme alle Camere di commercio locali e alle imprese dei territori, sta realizzando l’analisi e la mappatura nazionale della domanda di mobilità e delle infrastrutture strategiche per la ripresa economica. Un’azione di confronto e concertazione per la definizione di nuove strategie di intervento e investimento, per migliorare l’accessibilità̀ e l’attrattività̀ dei territori e per la crescita della cultura digitale.
L’incontro online di presentazione, che ha coinvolto la Cciaa della Venezia Giulia, ha toccato giovedì mattina la Camera di Commercio Pordenone-Udine. In rappresentanza dell’ente camerale friulano c’era la componente di giunta Eva Seminara, con il segretario generale Maria Lucia Pilutti, e a presentare il percorso e l’analisi dei dati territoriali c’erano Antonello Fontanili, direttore Uniontrasporti, e Laura Summa, Project manager Uniontrasporti.
Le istanze raccolte nella mattinata di confronto con imprenditori, amministratori locali e categorie, assieme a quelle della Venezia-Giulia, confluiranno nel “Libro bianco sulle priorità infrastrutturali del Fvg”, che sarà presentato prima dell’estate quale contributo del sistema camerale e associativo allo sviluppo infrastrutturale della regione.
Come hanno evidenziato i rappresentanti di Uniontrasporti, in Friuli Venezia Giulia sono programmati investimenti per quasi 3 miliardi di euro, pari al 2% del Nord Italia e all’1% dell’Italia, e 514,6 milioni previsti per il territorio dalla Missione 3 del Pnrr, “infrastrutture per una mobilità sostenibile”, per l’70% circa previsti per il miglioramento dell’intermodalità e della logistica integrata e per il restante 13% per opere ferroviarie e strade sicure.
L’indagine Uniontrasporti ha anche analizzato la percezione della rete infrastrutturale. Udine è al primo posto in regione (e 14esima in Italia) quanto a “performance” delle infrastrutture stradali, data la presenza di assi appartenenti al Core Network europeo, ma anche per una buona funzionalità della rete stradale rispetto al territorio (veicoli circolanti per km di strada, incidentalità, volumi di traffico sugli assi autostradali). Pordenone ha ampi margini di miglioramento, seguendo tutte le altre province del territorio regionale negli indicatori di sintesi e con il 76° posto nella classifica nazionale quanto all’infrastruttura di tipo stradale, a causa della scarsa consistenza della rete stradale e all’infrastruttura ferroviaria, con il 66% della rete non elettrificata e a singolo binario.
Occupa, invece, il 1° posto in regione rispetto alle infrastrutture aeroportuali grazie all’effetto gravitazione di tre aeroporti raggiungibili in poco meno di un’ora dal capoluogo provinciale (Treviso Sant’Angelo, Trieste Ronchi dei Legionari, Venezia Tessera) e a quelle logistiche, grazie alla vicinanza di cinque interporti (Portogruaro, Cervignano, Venezia, Padova e Trieste).
Uniontrasporti ha realizzato lo scorso anno un’indagine conoscitiva sui fabbisogni infrastrutturali e logistici delle imprese della manifattura e dei trasporti e logistica, che ha messo in evidenza alcuni aspetti del sistema in Fvg utili a riflettere per disegnare strategie e progetti. In regione l’indagine ha coinvolto 120 imprese manifatturiere e 58 della logistica. Il 38% delle imprese manifatturiere intervistate esternalizza completamente l’attività dei trasporti (in Italia il 36% e nel Nord Est il 37,1%). La percentuale di imprese che non affida a operatori esterni la fase del trasporto supera di oltre 10 punti i valori medi dell’Italia e del Nord Est. Il 58,6% delle imprese manifatturiere friulane intervistate ha al proprio interno una figura che si dedica alla logistica (in Italia circa il 66% e nel Nord Est il 68%). Nel 41,3% dei casi non si tratta, però, di una funzione esclusiva, ma viene svolta insieme ad altre. Nel 17,3% delle aziende intervistate, invece, è presente un ufficio apposito interno.
Il 43% delle imprese di trasporto dichiara di non utilizzare applicazioni informatiche. Il 29,3% delle imprese della manifattura e il 51,4% delle imprese del trasporto e della logistica non ha un sito web. Chi invece ce l’ha lo utilizza principalmente come vetrina per la propria attività: 51,91% della manifattura e il 36,4% dei trasporti. Chi ha un sito con possibilità di interagire con l’esterno lo utilizza prevalentemente per mettere a disposizione aree condivise a partner e fornitori. Nell’arco dei prossimi tre anni, sia le imprese di manifattura che quelle di trasporto e logistica prevedono di investire in software gestionali, in soluzioni cloud, in 4G/5G ed in connettività con fibra ottica.
Una delle priorità da perseguire nei piani di ammodernamento delle infrastrutture, per le imprese intervistate, è avere un sistema di mobilità intermodale basato sulla ferrovia. La riqualificazione della statale 13 Pontebbana per le imprese della manifattura (43,3%) e l’interconnessione tra l’A4 e l’A28 secondo le imprese di trasporto e logistica (52,3%) sono gli interventi infrastrutturali prioritari per la regione. Seguono gli investimenti nell’infrastruttura per la banda larga (43,2%) e il raddoppio Udine-Palmanova-Cervignano (39%). Altrettanto prioritari sono i collegamenti transfrontalieri con Austria e Slovenia.