Il mezzo era anche sprovvisto di cella frigo.
Continua il grande impegno della Polizia Stradale di Udine sulle strade della Provincia finalizzato a verificare il rispetto delle norme anti coronavirus. Non vengono trascurati però tutti gli altri aspetti legati alla circolazione stradale, soprattutto per quello che riguarda il trasporto di merci, attualmente il vero protagonista sulle autostrade regionali.
Nel corso della nottata odierna una pattuglia della sottosezione di Palmanova ha fermato per un controllo sull’autostrada A4 poco dopo l’area di servizio di Gonars in direzione Venezia, due furgoni da carico provenienti dalla Romania per verificare la posizione dei due conducenti.
Dalla documentazione accompagnatoria gli agenti hanno riscontrato che i due stavano effettuando un trasporto di carne cruda in completa elusione della normativa sulla conservazione della catena del freddo in quanto i veicoli non erano dotati di cella frigo.Ancor più sconfortante quanto appariva ai loro occhi una volta aperti gli sportelli posteriori. Tutta la merce era accumulata in cartoni inidonei al trasporto alimentare e la carne addirittura conservata all’interno di sacchetti della spazzatura.
Vista la complessità dell’attività sul posto è intervenuta sul posto la Squadra di polizia giudiziaria della sezione di Udine unitamente ai veterinari della Asu del Friuli Centrale al fine di procedere con tutti gli accertamenti necessari.
La verifica del personale della Asu, giunto su richiesta della Polstrada, ha permesso di stabilire che gli alimenti trasportati per l’interruzione della catena del freddo a cui devono essere obbligatoriamente sottoposti, andavano immediatamente sequestrati per il ragionevole sospetto di pericolo per la salute pubblica e avviati all’immediata distruzione.
I due conducenti rumeni sono stati sanzionati amministrativamente, per l’utilizzo di un veicolo non idoneo al trasporto degli alimenti oltre al fatto di non essere autorizzati a effettuare tali tipologie di trasporto e per aver importato della carne senza alcun tipo di timbratura o etichettatura rendendo impossibile la rintracciabilità del prodotto. Complessivamente 11mila euro l’importo delle sanzioni erogate ai due conducenti i quali hanno anche pagato altri 400 euro circa per lo smaltimento di circa 800 chili di alimenti oggetto di sequestro amministrativo.