Il passeur arrestato.
Aveva trasportato cittadini irregolari in Friuli, riservando loro un trattamento tutt’altro che gentile. E ieri, è finito in carcere. A fargli scattare le manette ai polsi sono stati il personale della Squadra mobile della Questura di Udine e la Polizia di frontiera di Fiumicino.
Gli agenti hanno dato esecuzione alla misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trieste il 30 marzo 2015, nei confronti del 43 enne Viorel Chijar, indagato unitamente ad altri 2 connazionali, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Gli episodi contestati sono avvenuti fra il 24 ed il 26 ottobre 2014, quando il cittadino rumeno favoriva l’ingresso illegale in Italia di cittadini medio orientali, attraverso il confine di Tarvisio, provenienti dalla cosiddetta rotta balcanica, nei casi in questione dall’Ungheria. Nel primo episodio sono stati rintracciati 25 soggetti, e nel secondo 33, sempre di nazionalità afgana e pakistana; nel secondo caso, personale della Polizia di Frontiera di Tarvisio procedeva all’arresto del passeur.
In quell’ultima a circostanza, i 33 clandestini erano stipati su di un furgone con targa inglese, guidato da un rumeno 40 enne, ed emerse, dalle testimonianze raccolte, che non avevano ricevuto cibo ed acqua per il loro trasferimento in Italia dall’Ungheria e che tutto il viaggio era stato compiuto con questi, ammassati ed in piedi sul mezzo.
Le indagini compiute dalla Polizia di Frontiera di Tarvisio hanno permesso di acclarare che l’estradato era un componente di spicco di una consorteria criminale transfrontaliera, e negli eventi descritti, aveva il compito di fare da staffetta, unitamente ad un altro sodale, al fine di comunicare i controlli delle forze dell’ordine durante il tragitto.
L’investigazione aveva anche permesso, in sinergia con le Autorità rumene e bulgare, di documentare e attribuire al gruppo criminale in questione, diversi episodi, riguardanti il rintraccio di clandestini, avvenuti nella zona del Tarvisiano.
L’uomo, nei mesi scorsi era stato rintracciato nella nazione di origine e tratto in arresto in esito al Mandato di Arresto Europeo predisposto dall’Ufficio Gip del Tribunale di Trieste. Ultimati gli atti di rito, l’interessato è stato associato presso il carcere di Prato.
(Foto di repertorio)