La tragedia di Stefano Borghes.
I due animatori del Centro estivo di Gorizia indagati per la morte di Stefano Borghes, il tredicenne precipitato nel pozzo del parco Coronini-Cronberg lo scorso 22 luglio, non hanno avuto responsabilità per quanto accaduto. Lo ha stabilito il Gip del Tribunale isontino che ha archiviato le loro posizioni.
Secondo il giudice, i due animatori si trovavano in posizione adeguata rispetto al punto in cui il bambino è precipitato e la zona in cui è stato posizionato il biglietto della caccia al tesoro da raggiungere da parte dei concorrenti non è stato giudicato imprudente.
La Procura di Gorizia, oltre ai due animatori del centro estivo, aveva iscritto nel registro degli indagati altre 12 persone tra cui l’intero curatorio della Fondazione Coronini-Cronberg contando anche gli ex componenti rappresentanti Regione e Soprintendenza ai beni culturali e architettonici del Fvg. Nelle prossime settimane è atteso l’esito della perizia sul pozzo.