Tragedia del Natisone, il ministro chiede una relazione sui soccorsi. Si cerca ancora Cristian

Dopo il ritrovamento dei corpi di Bianca Doros e Patrizia Cormos, non si fermano le ricerche sul fiume Natisone. All’appello manca ancora il 25enne Cristian Casian Molnar. Le due giovani sono state trovate ieri mattina, lungo le sponde del fiume, a una distanza di 700-1000 metri dal punto in cui erano stati visti per l’ultima volta.

Le ricerche.

Il dispiegamento di mezzi e risorse umane per le operazioni di soccorso è stato massiccio fin dall’inizio. Furgoni dei vigili del fuoco, gommoni, piccole imbarcazioni, pick-up attrezzati della Protezione civile, pattuglie dei carabinieri, agenti della polizia locale con droni e personale della Croce Rossa sono stati mobilitati per setacciare il fiume Natisone. Il supporto è arrivato anche da altre province, sottolineando l’importanza e la gravità della situazione.

Particolare importanza è stata data all’operato dei sommozzatori, che hanno scandagliato le aree del fiume in cui la corrente potrebbe aver trascinato Cristian. Le ricerche si sono concentrate tra il ponte Romano, il ponte di Leproso e la località di Paderno. Questi punti sono stati identificati grazie alle analisi topografiche condotte dagli esperti, considerando anche i luoghi in cui sono stati trovati i corpi di Bianca e Patrizia.

L’intervento del ministro.

Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha richiesto alla Prefettura di Udine una dettagliata relazione sulle primissime attività di soccorso svolte subito dopo l’allarme. Il prefetto di Udine, Domenico Lione, durante la cerimonia per il 2 giugno, ha dichiarato che il rapporto degli organi tecnici intervenuti sarà inviato immediatamente non appena disponibile e ha aggiunto che molte informazioni sono già state raccolte, grazie al contatto continuo con i soccorritori sin dalle prime fasi dell’emergenza.