Tragedia del Natisone, le indagini si concentrano anche sui cartelli di pericolo

Il punto sulle indagini della tragedia del Natisone.

Mentre il Friuli da l’ultimo saluto Patrizia e Bianca e proseguono le ricerche di Cristian, continuano anche le indagini per far luce sulla tragedia del Natisone. I carabinieri hanno già acquisito le testimonianze delle persone direttamente coinvolte, dei familiari e dei testimoni oculari. Tra questi, alcuni hanno realizzato un video che documenta la tragedia in diretta, fornendo così elementi cruciali per le indagini. Sono stati raccolti anche i tabulati telefonici e le conversazioni tra Patrizia e il Nue (Numero Unico Emergenza), oltre alle rotte seguite dagli elicotteri dei vigili del fuoco e della sanità regionale.

Le parole del Procuratore Massimo Lia

Il Procuratore Lia ha sottolineato che la Procura si concentrerà unicamente sulle condotte omissive e non commissive, cercando di determinare se tutte le procedure siano state rispettate. “La nostra stella polare è la ricerca di eventuali omissioni”, ha dichiarato Lia, indicando che le verifiche riguarderanno il rispetto delle normative e delle direttive da parte degli specialisti coinvolti.

La sicurezza lungo il Natisone

Un aspetto cruciale dell’inchiesta riguarda la sicurezza lungo il fiume Natisone. Gli inquirenti stanno verificando la presenza e l’adeguatezza della cartellonistica di pericolo, in particolare i segnali di annegamento e divieto di balneazione. Sembra che sul percorso seguito dai tre ventenni per giungere sull’argine non fossero presenti segnalazioni di pericolo di piene improvvise, un elemento che potrebbe essere implementato in futuro per prevenire simili tragedie.