Tragedia del Natisone, colpo di scena: ci sono indagati per la morte dei tre ragazzi

L’inchiesta sulla tragedia del Natisone dello scorso maggio.

C’è una clamorosa svolta nell’inchiesta per la tragedia del Natisone, che costò la vita a tre ragazzi, travolti dalla piena del fiume lo scorso maggio: a quanto si apprende, infatti, il fascicolo che era a carico di ignoti è cambiato; significa che c’è almeno un indagato noto.

La notizia arriva dall’avvocato Gaetano Laghi, legale della famiglia di una delle vittime (Cristian Molnar) che ha annunciato che il fascicolo “è passato dal modello 44 al modello 21. Questo significa che non è più a carico di ignoti e che almeno una persona è ora indagata per la morte dei ragazzi”. La Procura, da parte sua, mantiene ancora il più stretto riserbo.

La tragedia del 31 maggio.

Attorno alle 14.30 del 31 maggio, alcuni passanti avvistarono tre ragazzi in difficoltà in mezzo al Natisone, ingrossato dalle piogge del periodo: i giovani (oltrea Cristian, c’erano anche Patrizia Cormos e Bianca Doros) erano scesi sulla riva per scattare alcune foto, ma sono stati sorpresi dalla piena, che prima li ha costretti su un isolotto, poi li ha travolti. I tre sono scomparsi tra i flutti davanti agli occhi dei soccorritori che stavano cercando di salvarli. Le due ragazze furono rinvenute dopo pochi giorni, mentre il corpo di Cristian Molnar fu ritrovato solo tre settimane più tardi.

L’inchiesta della Procura.

Il 4 giugno, il procuratore Massimo Lia aveva annunciato l’apertura di un fascicolo contro ignoti, per il reato di omicidio colposo, “una scelta tecnica – aveva spiegato -, per fare chiarezza sull’accaduto“. Al centro delle indagini, le tempistiche e le modalità dei soccorsi e l’accesso alla riva, nonché le verifiche su protocolli e competenze per valutare se siano stati compiuti errori fatali.