Tragedia sulla Marmolada, uno dei due alpinisti morti era originario di Pordenone

Era originario del Friuli uno dei due manager dell’azienda Scarpa ritrovati senza vita questa mattina sulla Marmolada. Francesco Favilli 44enne nato a Pordenone e, insieme a Filippo Zanin, erano scomparsi il giorno precedente durante un’escursione. Le ricerche, partite dopo l’allarme dato dalla moglie di Zanin, si sono concluse drammaticamente con il ritrovamento dei corpi.

Le vittime, due professionisti affermati, erano accomunate dalla passione per la montagna, la stessa che li ha portati a percorrere per l’ultima volta i sentieri della Marmolada.

Le vittime: Francesco Favilli e Filippo Zanin

Francesco Favilli, 44 anni, era originario di Pordenone, ma da tempo si era trasferito nel veneziano per stare vicino ai suoi figli, nati dal matrimonio con la sua ex compagna. Dopo la separazione, avvenuta otto anni fa, si era stabilito a Maser per avvicinarsi all’azienda Scarpa, dove lavorava con grande passione e dedizione. Dopo aver iniziato nell’area vendite, grazie alla sua competenza tecnica era stato promosso a brand manager. Stimato da colleghi e collaboratori, Francesco era noto per il suo amore per la montagna, una passione che rispecchiava pienamente lo spirito della sua professione.

Filippo Zanin, 36 anni, viveva a San Zenone degli Ezzelini con la moglie e la loro bambina di appena due anni. Anche lui legato al mondo della montagna, lavorava come marketing manager per Scarpa dal 2018. Filippo era una persona dinamica e curiosa, innamorata del mondo e delle culture che lo abitano. Dopo gli studi, che lo avevano portato anche alla prestigiosa Capital Normal University in Cina, aveva coltivato una mentalità aperta e una profonda passione per i viaggi e l’avventura. I suoi genitori, Pierluigi e Fernanda, ancora residenti a Fonte, lo ricordano come un figlio entusiasta, sempre pronto ad affrontare nuove sfide, mosso da un amore sconfinato per le cime e la natura.