Tragedia di Natale a Forni di Sopra, marito e moglie uccisi dal monossido: cinque indagati

Le indagini sulla morte di Patrizia Pontani e Maurizio Chisciotti morti intossicati dal monossido di carbonio a Forni di Sopra.

È una vicenda drammatica quella che ha scosso la comunità montana di Forni di Sopra, dove nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 2024 Patrizia Pontani, 66 anni, ha perso la vita a causa di una fuga di monossido di carbonio nella casa di via Tiviei, mentre il marito Maurizio Chisciotti, 73 anni, è deceduto poche settimane dopo. La figlia della coppia, Laura, è l’unica sopravvissuta all’intossicazione grazie al fatto che, poco prima di perdere i sensi, era riuscita ad aprire una finestra.

Oggi, a distanza di mesi dalla tragedia, la Procura di Udine continua a indagare per accertare le responsabilità e fare piena luce sulle cause della fuga di gas. Cinque le persone indagate per omicidio colposo e lesioni colpose: si tratta di rappresentanti della società immobiliare che ha venduto l’abitazione, della ditta costruttrice della caldaia, e di tre tecnici coinvolti, a vario titolo, nell’installazione e manutenzione dell’impianto.

L’indagine tecnica.

Il giudice per le indagini preliminari, Mariarosa Persico, ha disposto un incidente probatorio. Gli specialisti hanno il compito di analizzare nel dettaglio impianti, caldaia, canna fumaria, collegamenti e documentazione tecnica e amministrativa.

I consulenti dovranno concludere le verifiche entro la fine di settembre; l’udienza di confronto sul lavoro svolto è fissata per metà ottobre. L’intero immobile, inclusi caldaia e condotti, resta sotto sequestro per evitare qualsiasi alterazione che possa compromettere le analisi. L’indagine punta a stabilire se la tragedia sia stata causata da un difetto dell’impianto di riscaldamento, da errori nella progettazione, da negligenze durante l’installazione o da carenze nella manutenzione.

Cosa era successo.

La casa era stata acquistata da poco dai Chisciotti, che si erano riuniti a Forni di Sopra per festeggiare il Natale. Patrizia, originaria della Toscana ma residente a Pordenone, si trovava lì con il marito Maurizio e la figlia Laura, giunta dalla provincia di Prato. A dare l’allarme, quella notte, fu il fidanzato della giovane: preoccupato da alcuni messaggi confusi della compagna, ha allertato i soccorsi.

Erano le 4.30 del mattino quando i vigili del fuoco fecero irruzione nell’abitazione. Patrizia era già priva di vita, Laura in stato confusionale, mentre Maurizio respirava a fatica. Morirà esattamente un mese dopo, il 28 gennaio.