Una giornata in montagna si è trasformata in tragedia per un gruppo di scialpinisti sorpreso da una valanga nella zona della Forcella Giau, a 2.300 metri di quota. Il bilancio dell’incidente è drammatico: due vittime e un ferito grave, mentre un quarto componente del gruppo è riuscito a salvarsi e a lanciare l’allarme.
A perdere la vita sono stati Elisa De Nardi, 39 anni, di Conegliano, e Abel Ayala Anchundia, 38 anni, originario dell’Ecuador e residente a Vittorio Veneto. Il fratello di Elisa, Andrea De Nardi, 51enne esperto alpinista, è rimasto ferito ma non è in pericolo di vita.
L’incidente e i soccorsi
L’allarme è scattato attorno alle 13 di domenica 16 marzo, quando una valanga si è staccata da una parete e ha travolto il gruppo. Le condizioni della neve erano instabili e il bollettino valanghe segnalava un rischio marcato. Il quarto scialpinista, l’unico illeso, ha immediatamente dato l’allarme e tentato di soccorrere Andrea De Nardi, riuscendo a riportarlo in superficie. Gli altri due, invece, sono stati trascinati sotto un accumulo di neve alto fino a tre metri.
Il Soccorso alpino è intervenuto con un’operazione complessa e ad alto rischio. Un elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a sbarcare sul posto una squadra di soccorritori, mentre altre unità sono salite con gli sci a causa della scarsa visibilità. Oltre quaranta operatori, tra Soccorso alpino, Guardia di finanza e unità cinofile, hanno partecipato alle ricerche.
Il primo ad essere localizzato è stato Abel Ayala Anchundia, trovato sotto due metri di neve grazie al segnale Artva. Estratto in arresto cardiaco, è stato rianimato sul posto e trasportato d’urgenza all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove è deceduto poche ore dopo.
Più difficoltoso il recupero di Elisa De Nardi, sepolta a oltre tre metri di profondità. Le sonde non riuscivano a raggiungerla, ma un’unità cinofila ha individuato il punto esatto. Quando è stata estratta, la donna non respirava più. I medici hanno tentato di rianimarla e il suo cuore ha ripreso a battere, ma le condizioni erano critiche. Trasportata in elicottero a Treviso, è spirata in serata a causa delle gravi lesioni e dell’ipotermia. Andrea De Nardi è stato ricoverato a Pieve di Cadore con sospetta ipotermia e un trauma alla caviglia, ma non è in pericolo di vita.