Smantellato un grosso traffico internazionale di droga.
Oltre 100 militari del GICO – Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trieste, del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e dei Reparti della Guardia di Finanza competenti per territorio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trieste nei confronti di 18 soggetti di etnia nigeriana, nelle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana, tutti indagati nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del traffico internazionale e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le specifiche attività investigative delle Fiamme Gialle giuliane sotto l’egida della Procura Distrettuale Antimafia di Trieste, hanno tratto origine da un iniziale sequestro a carico di ignoti operato dal Comando della Guardia di Finanza di Muggia, il quale, aveva rinvenuto oltre 10 chilogrammi di marijuana contenuti all’interno di un borsone, abbandonato su un autobus proveniente da Roma.
La successiva ricostruzione dei movimenti effettuati da alcuni dei passeggeri presenti sull’autobus ha consentito di identificare alcuni soggetti scesi precipitosamente dal mezzo ad una delle fermate precedenti e di iniziare, così, la ricostruzione della presunta rete di illecito traffico della sostanza stupefacente rinvenuta.
Gli accertamenti eseguiti, si sono concentrati anche nell’incrocio dei dati delle celle e dei tabulati telefonici dei soggetti sospettati, consentendo in tal modo di ricostruire la prima direttrice geografica del traffico (Bologna ovvero Milano – Olanda – Ferrara – Regioni dell’Italia Nord Orientale), la cosiddetta “Green Road” (da qui il nome convenzionale dell’operazione). Sono stati individuati altri trasporti che hanno portato all’arresto, in flagranza di reato, dei corrieri, tutti nigeriani, incaricati di “ingerire” all’interno del loro corpo diverse tipologie di sostanza stupefacente, dalla marijuana, all’eroina e alla cocaina.
Oltre alla rotta Roma-Trieste, scoperta con il primo sequestro di marijuana, le successive attività investigative hanno consentito inoltre di ricostruire ulteriori direttrici di traffico, come ad esempio quella Lagos – Addis Abeba – Milano/Roma, anch’esse finalizzate a soddisfare a rifornire il mercato di spaccio delle Regioni del Nord-Est, tra i quali quello che interessa l’area di Udine.
Lo stupefacente trasportato in Italia tramite gli “ovulatori” veniva inizialmente stoccato presso un’abitazione in una zona periferica di Ferrara, frequentata attivamente da una serie di soggetti appartenenti ad una specifica area geografica della Nigeria, tutti legati da vincoli familiari ed etnici.
Nel complesso, i tentativi di immissione della droga proveniente dall’estero nel territorio nazionale bloccati dai finanzieri triestini hanno consentito l’arresto in flagranza di reato di 30 soggetti nigeriani ritenuti responsabili dell’illecito traffico, cui si aggiungono i 18 destinatari dell’operazione di oggi, per un totale di 48 soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi della libertà personale, i quali si sarebbero resi responsabili del traffico e dello spaccio di oltre 100 chili di sostanza stupefacente tra eroina, cocaina e marjuana: quantitativo che immesso sul mercato avrebbe complessivamente fruttato circa 2 milioni di euro.