Bisogno di uniformità per tutte le regioni.
Il deputato di Forza Italia Roberto Novelli chiede chiarezza ed uniformità. Il Consiglio superiore della Sanità deve decidere se seguire il metodo veneto o bloccarlo. La Regione Veneto ha scelto di varare “un progetto per la diagnostica sierologica per la ricerca di anticorpi, inizialmente destinato a 80mila operatori sociosanitari per poi estendersi ad altre categorie di lavoratori. Un test rapido validato da alcune università che permetterà l’individuazione di soggetti immuni all’infezione da covid-19”, afferma il deputato di Forza Italia.
“Il Veneto – spiega Novelli – sta adottando una valida strategia di campionamento e un piano di individuazione di casi positivi. Nei limiti dell’autonomia regionale in campo sanitario, il governo dovrebbe valutare una sua adozione su scala nazionale“.
“Questo anche per quanto riguarda i test rapidi, coinvolgendo anche laboratori universitari e parchi scientifici. Il gruppo di lavoro del Consiglio superiore della Sanità prenda ufficialmente posizione. Di fronte a un’emergenza che è nazionale occorrono strategie condivise da tutte le regioni, anche prendendo esempio dalle “best practice” come quella veneta, partendo con i test a tappeto dagli operatori sanitari, le forze dell’ordine e i tanti lavoratori che rappresentano la prima linea”, conclude Novelli.