Non ha risposto alle domande del Gip ma respinge ogni accusa Firat Alcu, il 27enne turco residente a Monfalcone arrestato la vigilia di Natale con l’accusa di far parte di un gruppo terroristico che inneggiava ad Al Qaeda ed allo Stato Islamico.
L’interrogatorio.
L’interrogatorio di garanzia si è svolto in videocollegamento dal carcere di Gorizia, dove Alcu è detenuto. Il suo difensore ha sottolineato la fragilità del suo assistito, avanzando l’ipotesi che il giovane possa essere stato trascinato in un mondo virtuale senza comprendere appieno la gravità delle sue azioni.
Il giovane avrebbe fatto alcune dichiarazioni spontanee negando qualsiasi legame con i presunti membri del gruppo “Da’wa Italia”. Il sodalizio, ritenuto dedito alla promozione e al supporto delle formazioni terroristiche internazionali “Al Qaeda” e “Stato Islamico”, avrebbe avuto come leader una 22enne di origini pachistane residente a Bologna.
L’indagine.
Sempre venerdì sono stati interrogati gli altri arrestati: due fratelli pachistani di 22 e 19 anni, una 18enne algerina residente a Spoleto. Il quinto membro, un ventenne marocchino attualmente irrintracciabile, è partito a novembre per l’Etiopia per unirsi alle milizie jihadiste. Gli interrogatori hanno fornito poche risposte: i fratelli pachistani si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, limitandosi a dichiarazioni spontanee, mentre la giovane algerina è stata sentita in videocollegamento.
Roberto Novelli: “Grave il silenzio delle comunità musulmane”.
“Inquietante scoprire che il seme del terrorismo stesse crescendo anche a Monfalcone. Allarmante pensare che l‘Isis faccia proselitismo a casa nostra. Inaccettabile il silenzio delle comunità musulmane locali: davanti a casi così gravi è doveroso prendere una posizione di condanna”.
Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, commenta così in una nota “i raggelanti fatti di cronaca di questi giorni” e si chiede quante siano “le associazioni culturali islamiche in Friuli Venezia Giulia, cosa fanno in termini di attività e iniziative, perché nessuno esprime parole chiare e nette rispetto alla condotta di un musulmano, apparentemente inserito nella comunità, che tramava nell’ombra per colpire alle spalle quelli che lo hanno accolto”.
“Sia da consigliere regionale, sia da parlamentare – rammenta Novelli – ho chiesto ripetutamente un monitoraggio delle associazioni culturali islamiche e un tavolo di confronto tra i loro rappresentanti e le nostre istituzioni. Dialogo e integrazione richiedono reciproca disponibilità“.
“Il terrorismo, giorno dopo giorno, esplora nuove frontiere della ferocia e della disumanitá: il silenzio strizza l’occhio all’ambiguitá – commenta il forzista – e noi non possiamo permetterlo. Adesso servono parole inequivocabili da parte di chi coordina queste associazioni di fede islamica presenti in Friuli Venezia Giulia, sarebbe un bell’atto di chiarezza da parte loro”.
“Il mio obiettivo – chiude il consigliere azzurro – è un censimento finalizzato ad approfondire reciprocamente la conoscenza delle rispettive realtà. Come presidente della VI Commissione, competente anche sul tema migranti, mi sono adoperato per effettuare sopralluoghi e incontri sul territorio con strutture e associazioni dedicate. La mia azione proseguirà nel solco della ricerca della conoscenza. Chiaramente, due soggetti per conoscersi devono muovere passi l’uno verso l’altro. Non ci sfugge che, nel caso specifico, uno dei due soggetti è ospite, condizione che implica il rispetto delle regole, e dovrebbe essere, a maggior ragione, grato a chi lo ha accolto e pronto a muoversi nella direzione dell’integrazione”.
Diego Moretti: “No a strumentalizzazioni”.
“Grazie ai carabinieri del Ros e alla Procura di Bologna che, nell’ultima operazione che ha toccato il nostro territorio, dimostrano in silenzio e con i fatti che le Forze dell’Ordine controllano quotidianamente movimenti e fenomeni che possono pregiudicare la sicurezza della comunità. Sono di cattivo gusto e infamanti gli attacchi e le strumentalizzazioni politiche dell’ex sindaca Cisint”.
Si esprime così, in una nota, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, sulle prese di posizione dell’ex sindaca di Monfalcone ed europarlamentare Anna Cisint contro le locali forze di Sinistra, in merito al soggetto radicalizzato appartenente a un’associazione che propagandava la Jihad.
“Cisint non si trattiene nemmeno dall’accusare settori della Sinistra – aggiunge Moretti – di contiguità con elementi al momento accusati di terrorismo. Insinuazioni inaccettabili e sull’orlo della calunnia .Noi sosterremo l’operato delle istituzioni che lavorano efficacemente e senza clamore, ma – conclude il consigliere dem – rigettiamo le derive di chi specula sulla paura della gente per bieche ragioni elettorali”.