Tentano di estorcere denaro ad un’ anziana donna, replicando al telefono la voce disperata della figlia, ma lei, grazie ad un particolare, si accorge del raggiro e non ci casca. È successo nella giornata di ieri, martedì 11 febbraio, poco prima delle 12.30 , a F.C., 87 anni, residente a Gemona.
L’anziana riceve una telefonata nella quale la presunta figlia, disperata, racconta che il compagno si è appena reso protagonista di un reato , quello di aver investito una giovane donna incinta, per il quale finirà nell’ immediato in carcere nel caso in cui la madre non le avesse dato la somma di denaro richiesta. I truffatori, però, non avevano fatto i conti con la scaltrezza della donna che, nonostante il comprensibile stato di agitazione, si è subito accorta di un dettaglio che le ha permesso di stroncare la truffa sul nascere: nonostante, infatti, la voce della figlia L.L., residente Tricesimo, fosse riprodotta alla perfezione, la madre non riusciva a comprendere perché la conversazione si tenesse in lingua italiana e non in friulano, come erano solite interloquire le due donne.
L’anziana, infatti, continuando ad insistere al telefono sul perché della conversazione in lingua italiana, ha scoraggiato i malviventi che, evidentemente presi in contropiede, non hanno potuto fare altro che riagganciare il telefono. “Mia mamma ha preso uno spavento enorme, anche perché ha già qualche problema di salute – spiega la figlia- nonostante questo, però, abbiamo evitato il peggio”. La stessa cosa è successa, nei giorni scorsi, ad altri anziani della zona, che sono stati contattati con lo scopo di ottenere ori e denaro, ma senza successo. “Se ne parla sempre troppo poco di queste truffe, che stanno esasperando le persone, quindi mi auguro ci possa essere una maggiore sensibilizzazione, per tutelare tutte le persone anziane, soprattutto quelle più sole e fragili, in balia di questi soggetti” tiene a precisare la figlia dell’ anziana. Attenzionati i carabinieri di zona.