Mafia e appalti: la Icop dice no alla ‘ndrangheta e denuncia tutto

La Icop di Basiliano ha denunciato un tentativo di estorsione in Calabria.

Un tentativo di estorsione da 150 mila euro, con il meccanismo della sovrafatturazione e l’utilizzo di documenti falsi relativi a forniture di cemento e smaltimento rifiuti: è quanto denunciato dalla Icop di Basiliano alla Direzione Investigativa Antimafia di Trieste, denuncia che ha portato all’arresto di sei persone per estorsione aggravata dal metodo mafioso e al sequestro di tre società.

La vicenda è avvenuta due anni fa. Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, il presidente della Icop, Vittorio Petrucco, ha spiegato che la richiesta sarebbe arrivata dalla cosca Abbruzzese, che avrebbe preteso il 3% del valore del contratto, ovvero 150 mila euro che sarebbero serviti “per non avere problemi”.

L’azienda friulana si era aggiudicata un subappalto dalla Tre Colli spa – società estranea ai fatti – per la realizzazione di un micro tunnel nel comune di Trebisacce, nell’ambito della variante al metanodotto Pisticci-Sant’Eufemia, un’opera commissionata da Snam Rete Gas e dal valore complessivo di cinque milioni di euro.